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Movimento Spontaneo di Cittadini Abruzzesi
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TRASFERIMENTO BLOG NSC + NUOVO BLOG SULLA MOBILITA' SOSTENIBILE 4 May 2016 2:07 PM (9 years ago)

2 AVVISI IMPORTANTI:
  
IL BLOG UFFICIALE DI NSC SI E' TRASFERITO SUL NUOVO SITO AL SEGUENTE INDIRIZZO:
http://www.nuovosensocivico.it/ 


INOLTRE VI INVITIAMO A VISITARE IL NUOVO BLOG TUTTO DEDICATO AI TEMI DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE CLICCANDO SUL SEGUENTE LINK:
 http://nuovomovimento.blogspot.it/

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CHIAMIAMOLI ASSASSINI. 13 Apr 2016 12:18 PM (9 years ago)



Significato di “assassino, dal vocabolario Treccani della lingua italiana:
1.    Chi assassina, chi si è reso colpevole di un assassinio;
2.    (fig.) Chi danneggia persone o cose, per malvagità o inettitudine.

Le parole sono importanti.
Ancora più importante è il vero significato delle parole.

Chi distorce e camuffa il vero significato delle parole per i propri biechi fini personali è un imbroglione. Cinico e baro, si diceva una volta.
Significati lampanti.

Un inceneritore è un inceneritore, punto. Non è un termovalorizzatore né un impianto di generazione e via di questo passo confondendo.

Chi uccide le persone o le danneggia gravemente, “per malvagità o inettitudine” è un assassino.

Chi sversa veleni mortali nei fiumi, nell’aria o sottoterra non è un imprenditore, non è un semplice faccendiere: è un assassino.

Chi uccide lentamente, dopo dieci, venti o trent’anni, con l’amianto, le polveri sottili, i metalli pesanti o simili, sapendo di farlo, è un assassino, oltre che un vigliacco.

E chi permette tutto questo, ricopre, aiuta, rende lecito quello che non si potrebbe magari alzando i limiti di legge delle sostanze nocive, è anch’egli un complice e quindi un assassino.

Un assassino è un assassino, anche senza kalashnikov in mano, anzi è ancora più insidioso perché nasconde con abilità e col sorriso i suoi veri obiettivi: i soldi e il potere, schiacciando chiunque si frapponga allo scopo.

Ma attenzione, l’esperienza di questi anni ci ha consegnato una grande abilità: sappiamo riconoscere gli assassini, anche quelli in giacca e cravatta.

E questo significa che la loro vita, quella che vogliono negare agli altri, sarà sempre più dura.

Una promessa è una promessa.


Fm

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ELEZIONI COMUNALI DI LANCIANO: ECCO IL PROGRAMMA DI NUOVO SENSO CIVICO PROPOSTO AI CANDIDATI SINDACO 9 Apr 2016 12:21 AM (9 years ago)

VENERDI' 8 APRILE PRESSO L’AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI LANCIANO DURANTE UN’AFFOLLATA CONFERENZA-STAMPA NUOVO SENSO CIVICO HA PRESENTATO AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE IL PROPRIO ARTICOLATO PROGRAMMA PER LE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI DI LANCIANO CHE E’ STATO CONSEGNATO AI CANDIDATI SINDACO PRESENTI TONIA PAOLUCCI, MARIO PUPILLO, ERRICO D’AMICO E RICCARDO SOZIO CHIEDENDONE LA SOTTOSCRIZIONE TOTALE O PARZIALE.

A SOSTEGNO DELLA PARTE RELATIVA AD UN NUOVO INNOVATIVO SVILUPPO URBANISTICO DELLE CITTA’ E’ INTERVENUTO COME OSPITE DI NSC IL SINDACO DI TOLLO ANGELO RADICA CHE HA ILLUSTRATO LA SUA ESPERIENZA DI PIANO REGOLATORE ALLINEATO CON I NUOVI TEMPI, MENTRE PASQUALE DI NARDO, EX-PRESIDENTE DELLA SANGRITANA, CHE PURTROPPO NON E’ POTUTO INTERVENIRE DI PERSONA PER IMPEGNI PROFESSIONALI, CI HA FORNITO UN FILMATO MOLTO SUGGESTIVO DEL PROGETTO DI TRAM-TRENO DA LUI PRESENTATO ANNI ADDIETRO E CHE NSC SOSTIENE IN PIENO COME UNO DEI CARDINI PER RISOLVERE I PROBLEMI DEL TRAFFICO VEICOLARE MOTORIZZATO E SPOSTARE LA MOBILITA’ SU FORME DI TRASPORTO COLLETTIVE E MENO INQUINANTI.

IL DOCUMENTO DI 9 PAGINE E’ SUDDIVISO NELLE SEGUENTI SEZIONI CHE CORRISPONDONO AGLI ARGOMENTI ABITUALMENTE TRATTATI DALL’ASSOCIAZIONE IN FAVORE DEL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA COLLETTIVE SIA IN TERMINI DI SALUTE CHE MATERIALI: 

PARTE PRIMA: “LOTTA ALL’INQUINAMENTO URBANO” (traffico motorizzato, impianti di riscaldamento, impianti industriali, altre forme di inquinamento);

PARTE SECONDA: “CONSUMO DEL SUOLO- EDILIZIA- URBANISTICA”;

PARTE TERZA: “PROPOSTE VARIE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE”;

PARTE QUARTA: “SANITA’ – OSPEDALE”;

DURANTE L’INCONTRO ABBIAMO SPIEGATO IL SENSO DI QUESTA OPERAZIONE CONSEGUENTE ALLA SCELTA, MOTIVATA DA RAGIONI DI OPPORTUNITA’ E DI UNA MIGLIORE EFFICACIA DELLA NOSTRA AZIONE DALL’ESTERNO, DI NON CANDIDARCI DIRETTAMENTE NE’ CON UNA PROPRIA LISTA NE’ CON NOSTRI ESPONENTI IN ALTRE LISTE.

SOTTOPONENDO IL NOSTRO PROGRAMMA AI CANDIDATI SINDACO E RENDENDO PUBBLICO IN UN SECONDO TEMPO LE PARTI DA LORO CONDIVISE E CHE SI IMPEGNANO A REALIZZARE OFFRIREMO AI NOSTRI ISCRITTI, AI SIMPATIZZANTI ED A TUTTA L’OPINIONE PUBBLICA FRENTANA UNO STRUMENTO AGGIUNTIVO UTILE PER ORIENTARSI NELLA PROPRIE SCELTE DI VOTO.

LA NOSTRA SPERANZA E’ CHE CHIUNQUE ARRIVERA’ A GUIDARE LA COMUNITA’ LANCIANESE NEI PROSSIMI ANNI SI RENDA CONTO CHE LE PROPOSTE ASSAI SENSATE PRESENTI NEL NOSTRO DOCUMENTO SONO IN MOLTI CASI DELLE SCELTE OBBLIGATE PER EVITARE L’ULTERIORE DEGRADO DELLE CONDIZIONI ESISTENZIALI CUI ANDIAMO INCONTRO SE NON SI CAMBIERA’ DRASTICAMENTE ROTTA NEGLI INDIRIZZI POLITICO-AMMINISTRATIVI E NEGLI STILI DI VITA PERSONALI.

IL NOSTRO IMPEGNO COME SEMPRE SARA’ QUELLO DI MOTIVARE GLI AMMINISTRATORI E I POLITICI IN GENERE PER INDURLI A FARE QUESTE SCELTE E DI PRETENDERE CON LA CONSUETA TENACIA CHE MANTENGANO GLI IMPEGNI PRESI.

A FINE ARTICOLO RIPRODUCIAMO IL PROGRAMMA NELLA FORMA INTEGRALE CHE SARA’ POSSIBILE CONSULTARE ANCHE NELLA PAGINA DEDICATA CLICCANDO QUI .


NATURALMENTE, PER L’UNIVERSALITA’ DEGLI ARGOMENTI TRATTATI E DEI PROBLEMI AFFRONTATI, IL PRESENTE PROGRAMMA PUO’ ESSERE PROPOSTO CON LE OPPORTUNE MODULAZIONI ANCHE AD ALTRE REALTA’ COMUNALI.


LA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI NUOVO SENSO CIVICO

“Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio”  (Lev Tolstoj

PROGRAMMA PER LE ELEZIONI COMUNALI DI LANCIANO DA PROPORRE ALLA SOTTOSCRIZIONE DEI CANDIDATI SINDACI: LOTTA ALL’INQUINAMENTO E AL DEGRADO IN DIFESA DELLA SALUTE DELL’AMBIENTE, DEL BENESSERE DEI CITTADINI E DELLA BELLEZZA DELLA CITTA’.
Prima Parte: LOTTA ALL’INQUINAMENTO URBANO
  1. Traffico veicolare motorizzato
  2. Impianti di riscaldamento
  3. Impianti industriali
  4. Altre forme di inquinamento
PREMESSA
– Il Sindaco deve adempiere secondo legge al ruolo di prima “autorità sanitaria locale” con tutte le responsabilità che ne conseguono per l’applicazione della vasta normativa vigente a salvaguardia della salute pubblica e in difesa dall’inquinamento in tutte le sue forme, primo fra tutti l’art.32 della Costituzione per il diritto alla salute o anche la direttiva della Comunità Europea 96/62/CE del 27/9/96 (recepita dall’Italia con DL 351 del 4/8/99) per la quale si impone di “mantenere la qualità dell’aria ambiente laddove è buona e migliorarla negli altri casi”;
Il Sindaco, come sollecitato dalla stessa Comunità Europea e recepito dall’Italia nel Dlgs. 152/06, deve avvalersi del principio di precauzione” nell’adozione di tutti i provvedimenti utili alla protezione dell’ambiente e della  salute “anche se la valutazione scientifica del rischio non consente di determinare gli effetti con sufficiente certezza”, esaltando in questo modo l’irrinunciabile valore della prevenzione primaria ambientale, l’unico strumento efficace per evitare che il sicuro accertamento del danno dopo 10 o 20 anni dalla sua origine arrivi quando le situazioni sono ormai irrimediabili ;
Il Comune di Lanciano ha sottoscritto il 21 novembre 2009  il “Patto dei Sindaci della Provincia di Chieti” (Covenant of Majors) per la strategia 20-20-20 stabilita nel “Protocollo di Kyoto” del 1997 sul riscaldamento globale con l’obiettivo entro il 2020 di tagliare del 20% le emissioni dei gas-serra e di ridurre del 20% il consumo di energia adottando una quota di almeno il 20% dalle fonti rinnovabili;
le fonti di inquinamento si sommano tra di loro creando “l’effetto cumulo” che è molto peggio della semplice somma delle singole parti e che quindi va affrontato nella sua globalità;
le scelte in questa direzione non sono più rinviabili finchè abbiamo ancora qualche piccolo margine di movimento prima che le incalzanti alterazioni del clima e il conseguente dissesto idrogeologico non ci obblighino ad adottarne altre ancora più drastiche.
A) INQUINAMENTO DA TRAFFICO
Premesso che:
L’Italia è ai vertici in Europa per rapporto automobili/abitanti (61 veicoli ogni 100) e addirittura al 6° posto assoluto nel mondo [fonte: Divisione Statistica delle Nazioni Unite dati relativi al 2010];
l’OMS –Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato come “sicuri cancerogeni” i gas di scarico dei veicoli a motore (tra gli altri benzene, monossido di carbonio, particolato/polveri sottili e ultrasottili, IPA) e la IARC, l’Agenzia per la Ricerca sul cancro dell’OMS, ha stabilito nel 2013 che l’inquinamento atmosferico nel suo complesso è sicuramente cancerogeno per gli esseri umani;
–  l’Italia nel 2012 ha conseguito tra i 28 Paesi dell’Unione Europea il triste primato di numero di morti premature causate dall’inquinamento dell’aria (rapporto AEA – Agenzia Europea dell’Ambiente);
il traffico veicolare motorizzato rappresenta la principale fonte di inquinamento dell’area urbana di Lanciano a causa dell’enorme transito certificato dai rilevamenti del 2012 in preparazione del Piano Generale del Traffico Urbano che hanno documentato la spropositata cifra media di 50/60mila veicoli in entrata e uscita dal centro città ogni giorno;
lo studio sulla qualità dell’aria effettuato nel 2010 con i più avanzati sistemi scientifici (biomonitoraggio e IBL) dal Consorzio Mario Negri Sud per conto della Provincia di Chieti ha evidenziato per l’area urbana di Lanciano i risultati peggiori di tutta la provincia;
– di conseguenza la principale e più efficace forma di contrasto all’inquinamento dell’aria consiste nella drastica riduzione del carico di traffico sulla Città e lo spostamento della mobilità verso forme più sane e sostenibili attraverso politiche mirate di incentivazione/disincentivazione;

Considerate tutte le conseguenze positive della riduzione dei volumi di traffico sulla Città che sono:
il netto miglioramento della qualità dell’aria con l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e anche acustico e la riduzione di tutte le patologie e malattie spesso mortali conseguenti (cancro polmonare, leucemie, infarto e patologie cardio-vascolari, infezioni alle vie respiratorie, enfisemi, asme, bronchiti e allergie soprattutto infantili) con un netto risparmio anche sui costi per le cure conseguenti a carico del Servizio Sanitario Nazionale finanziato dalla spesa pubblica e quindi da tutti i contribuenti;
il deciso elevamento delle condizioni di vivibilità, socialità e sicurezza negli spostamenti all’interno dell’area urbana di cui beneficierebbe anche chi ha la necessità irrinunciabile di usare l’auto privata per motivi di lavoro o di servizio;
la possibilità di liberare ampi spazi dall’ingombro automobilistico e restituire al loro splendore tanti luoghi artistici e di valore culturale attualmente oltraggiati dalla presenza delle auto (con il caso emblematico di Santa Maria Maggiore) e di conseguenza rendere più attraente la Città ai visitatori esterni con l’aumento dei flussi turistici;
il notevole risparmio di risorse pubbliche attualmente indirizzate alle costosissime infrastrutture dedicate alle auto (parcheggi, strade, rotatorie, ecc.) che diventerebbero superflue vista la drastica riduzione degli utenti. Se si considera che ogni singolo posto auto nei parcheggi coperti o scoperti viene a costare tra i 10 e i 15 mila €. o che le rotatorie più grandi variano tra i 500 mila e i 2,5 milioni di €. mentre una pista ciclabile low cost arriva al massimo a 20mila €. per km. ci rendiamo conto di come si potrebbero liberare enormi risorse verso realizzazioni nel campo della mobilità alternativa, del miglioramento delle condizioni di vita urbana e del prioritario abbattimento delle barriere architettoniche;
l’altrettanto notevole risparmio privato con la riduzione o eliminazione degli elevati costi derivanti dalla proprietà individuale dell’auto (acquisto, manutenzione, carburanti, assicurazione, tasse, ecc). Il Ministero Infrastrutture e trasporti nel 2012 ha rilevato un aumento poderoso di tali spese negli ultimi 20 anni, in particolare +170% per i carburanti, +128% per la manutenzione ordinaria, +202% per l’assicurazione RCA, + 198% per i pedaggi autostradali. Il “Copenhagen Bicycle Account”  ha calcolato che ogni km. pedalato genera un beneficio di 16 centesimi per la società, mentre ogni km. in auto provoca un danno di 10 centesimi.
Considerato che diventa sempre più urgente il trasferimento del trasporto di persone e merci dalla gomma alla rotaia e ritenendo fondamentale utilizzare in quest’ottica le risorse della Società Sangritana che è l’unica ad avere concrete possibilità di crescita economica all’interno di una programmazione di lungo periodo, a patto che muti l’atteggiamento di sudditanza e dipendenza dalle Ferrovie dello Stato,
PROPONIAMO I SEGUENTI PROVVEDIMENTI UTILI ALL’OBIETTIVO, molti dei quali a costo zero o a bassissimo impegno di spesa e immediata applicabilità, che devono far parte di una politica complessiva coerente, coordinata e di lungo periodo  per la quale occorrerebbe all’interno dell’Amministrazione Comunale una cabina di regia centralizzata che esamini preventivamente tutti gli interventi proposti e l’attività dei vari assessorati per controllare che siano compatibili con il programma complessivo:

B) INQUINAMENTO DA IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
Premesso che:
non è più rinviabile l’avviamento di un deciso processo di riduzione, risparmio ed efficientamento delle fonti energetiche privilegiando le forme meno inquinanti o ad impatto zero che migliorino il bilancio finale di emissioni di CO2 in atmosfera;
PROPONIAMO I SEGUENTI PROVVEDIMENTI UTILI ALL’OBIETTIVO
C) INQUINAMENTO DA IMPIANTI INDUSTRIALI
      Premesso che:
– L’intero Abruzzo e l’area frentana in particolare subiscono da anni un attacco inaccettabile alla salute ed all’economia locale atraverso continui tentativi di installare impianti insalubri e nocivi (in prevalenza inceneritori di tutti i tipi mascherati da impianti a biomasse  e biogas o di cosiddetta “termovalorizzazione” dei rifiuti);
diversi impianti di questo tipo sono stati messi più volte sotto sequestro a dimostrazione di quanto fossero fondati i rischi e i pericoli più volte segnalati e le preoccupazioni delle Comunità locali che da anni si battono tenacemente in opposizione a questa deriva;
– tutte le combustioni di qualsiasi tipo e natura emettono sostanze cancerogene;
– il Sindaco è tenuto al rispetto vincolante delle normative per impedire il  peggioramento della qualità dell’aria come previsto dalla già richiamata direttiva della Comunità Europea 96/62/CE del 27/9/96 (recepita dall’Italia con DL 351 del 4/8/99) per la quale si impone di “mantenere la qualità dell’aria ambiente laddove è buona e migliorarla negli altri casi”,
PROPONIAMO I SEGUENTI PROVVEDIMENTI UTILI ALL’OBIETTIVO

D) ALTRE FORME DI INQUINAMENTO
  1. INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO: adozione ed applicazione di un “Piano Antenne” che individui finalmente aree per l’installazione e la concentrazione dei ripetitori lontano da obiettivi sensibili quali scuole e centri sportivi, ospedali e case di riposo, aree densamente abitate, ecc., vista la classificazione nel 2011 da parte dello IARC (Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro dell’OMS) dei campi elettromagnetici come “cancerogeni di classe 2B” ed il noto aumento delle leucemie tra i residenti negli immediati dintorni degli elettrodotti;
  1. TUTELA DELL’ACQUA E DEI FIUMI (Sangro, Feltrino): predisposizione di provvedimenti urgenti per combattere seriamente le discariche abusive e il taglio di alberi e vegetazione lungo i corsi d’acqua e per il potenziamento e l’efficientamento dei depuratori. L’acqua deve rimanere un bene comune gestito dagli enti pubblici, va protetta attraverso il risparmio e la razionalizzazione della sua distribuzione, la salvaguardia e il risanamento dei bacini idrici, il miglioramento del sistema degli acquedotti, il trattamento e il riciclo delle acque reflue. Mai più si dovrà ricorrere all’istituto della deroga che ha permesso di destinare al consumo umano acque con elevati livelli di sostanze tossiche e cancerogene;
  1. CONTRATTO DI FIUME DEL FELTRINO: prosecuzione dell’attività di programmazione strategica e negoziata per il risanamento e la tutela del corso d’acqua di cui il Comune di Lanciano è capofila accelerando nella direzione già approvata di trasformare il “Contratto di fiume del Feltrino” in PST- Piano Speciale Territoriale, previsto dalla Legge Urbanistica regionale vigente, molto più utile ed efficace ai fini dell’obiettivo;
  1. AMIANTO: censimento della presenza di amianto all’interno della Città (coperture di edifici privati e pubblici, ecc.) obbligando alla rimozione in caso di accertata elevata pericolosità dovuta al degrado dei materiali e in generale incentivandone la sostituzione (preferibilmente con pannelli solari);
  1. PESTICIDI/PRATICHE AGRICOLE: campagna di dissuasione dall’uso indiscriminato di pesticidi e fitofarmaci in agricoltura e di incentivazione al lavoro giovanile in questo settore facilitando la costituzione di piccole aziende agricole operanti nel settore delle coltivazioni biologiche. Valorizzazione delle produzioni locali di qualità fornendo ai coltivatori un sempre più facile accesso diretto al mercato per i loro prodotti;
  1. BONIFICA URGENTE DELLA EX-DISCARICA DI SERRE e lotta senza quartiere a tutte le discariche abusive sull’intero territorio comunale e lungo i corsi d’acqua.

– Seconda Parte: CONSUMO DEL SUOLO/EDILIZIA/URBANISTICA
Premesso che:
– l’Unione Europea ha stabilito lo stop assoluto al consumo di suolo entro il 2050 indicando principi e direzione verso la quale si devono incamminare i singoli Stati;
in Italia ogni minuto vengono cementificati e asfaltati 8 mq di territorio (dati ISPRA 2014) e la percentuale di suolo già impermeabilizzato raggiunge il 7,5% della superficie nazionale contro una media del 4,3% dei Paesi UE;
la cementificazione selvaggia con i conseguenti consumo, impermeabilizzazione ed erosione dei suoli è la principale causa del dissesto idrogeologico e dei disastri ambientali (frane, alluvioni, siccità) portatori di gravi perdite di vite, ricchezze naturali e beni materiali;
– la legge nazionale che permette l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente ha favorito questa deriva portando diversi Comuni a svendere letteralmente il proprio territorio per “fare cassa”;
negli stessi ambienti dell’edilizia vi è ormai consapevolezza che l’unica strada percorribile capace di dare lavoro diffuso e certo alle piccole e medie imprese non sono le grandi opere ma i lavori di recupero e ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico degli edifici (isolamento termico, ecc.). Vi è un patrimonio edilizio smisurato, vecchio di oltre 50 anni, che ha urgente bisogno di interventi di questo genere, senza che si vada ulteriormente ad aumentare volumi, cubature e impermeabilizzazioni dei terreni. Testimoniananza di questa nuova sensibilità è il documento congiunto “Costruire il futuro”  stipulato tra Legambiente e le organizzazioni sindacali degli edili di CGIL-CISL-UIL che va esattamente nella direzione dell’innovazione e sostenibilità nel settore edilizio. Dal 1998 ad oggi sono stati realizzati oltre 9 milioni di interventi di recupero edilizio grazie alle detrazioni fiscali e dal 2007 circa 2,5 milioni di efficientamento energetico con vantaggi straordinari in termini di cantieri aperti e opportunità per le famiglie e per il lavoro;
– nella nostra zona esistono già esperienze lungimiranti in questa direzione come il Comune di Tollo che ha adottato un Piano Regolatore innovativo ed allineato con i nuovi tempi con “l’obiettivo di trasferire al territorio oggetto di trasformazione, caratteri di qualità ambientale a livello urbanistico e architettonico che consideri la compatibilità ambientale degli interventi, l’efficienza energetica, il comfort abitativo ed il benessere dei Cittadini” e ha redatto la “Carta di Tollo”, un’enunciazione stringente di principi per la pianificazione sostenibile del territorio sottoscritta oltre che dagli Enti pubblici come la Regione stessa e l’ANCI- Abruzzo, anche dagli ordini provinciali di ingegneri, geometri, agronomi, agrotecnici e geologi;
– il “modello Tollo” con gli opportuni adeguamenti alle dimensioni ed alle specificità del proprio territorio può essere punto di riferimento e di programmazione anche per il Comune di Lanciano, considerata tra l’altro l’altissima percentuale di immobili vuoti (sfitti invenduti o semi-abbandonati), presenti nell’intera area,
PROPONIAMO I SEGUENTI PROVVEDIMENTI UTILI ALL’OBIETTIVO che è quello prioritario e non più rinviabile di cambiare radicalmente il modello di sviluppo urbanistico delle nostre Città avviando un processo di “rigenerazione urbana” che determini anche un deciso abbassamento dei livelli di inquinamento:
– Terza Parte: PROPOSTE VARIE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE
  1. Istituzione delle “sentinelle ambientali” volontarie di “prevenzione civile” che controllino il territorio comunale con la doppia funzione di invitare i cittadini al rispetto del bene comune e di segnalare disfunzioni, anomalie e pratiche illegali in questo ambito;
  2. Riforma e rilancio della “Consulta per l’Ambiente di Lanciano” provvedendo tra l’altro alla fondamentale modifica regolamentare che ne renda obbligatoria la consultazione e l’espressione di un parere su tutti gli argomenti di sua competenza prima che essi passino in Giunta o Consiglio Comunale, pur rimanendo un organismo consultivo e non vincolante;
  3. favorire ed estendere l’esperienza dei cosiddetti “orti urbani”  e l’adozione da parte dei cittadini di aree verdi da mantenere nelle migliori condizioni a beneficio dell’intera Comunità.
– Quarta Parte: SANITA’/OSPEDALE
Premesso che:
– a partire dalla costituzione dell’azienda sanitaria locale provinciale, istituita dal centrodestra alla fine del 2009, e dal programma operativo (decreti 44 e 45 del commissario ad acta nel 2010 fino al decreto 112 del 2013), si assiste ad una progressiva perdita di ruolo e di efficacia della sanità pubblica causata da una difficoltà di controllo dell’andamento economico e finanziario dell’azienda sanitaria;
– la chiusura  progressiva dei piccoli ospedali non ha determinato risparmi determinanti né riassetto funzionale, anche perché avvenuta in assenza di misure alternative;
– l’alibi costituito dalle esigenze di bilancio è decisamente smentito dagli andamenti stessi del bilancio sanitario della regione;
– la classe politica regionale non si è mai assunta l’onere di predisporre l’unica misura che avrebbe consentito una pianificazione razionale della risposta al bisogno di salute redigendo un nuovo piano di rientro e conseguentemente un nuovo piano sanitario che avrebbero consentito l’uscita dal commissariamento come previsto dalla Legge di stabilità del 2010;
– lo stesso sbandierato trasferimento delle risorse nella cosiddetta medicina del territorio ha prodotto un proliferare di sigle (uccp, ospedali di comunità, case della salute) assolutamente inadeguate, così com’è fenomeno incontestabile il proliferare indiscriminato di strutture private;
– già una parte crescente (il 40%) della popolazione non è in grado di curarsi, così come una notevole massa di cittadini non è in grado di acquistare farmaci;
– la logica dei patti per la salute e dei decreti governativi è estremamente pericolosa;
– trovare una risposta a questi problemi non è semplice ma è un dovere preciso dal responsabile primo della salute dei suoi concittadini ossia il Sindaco,
PROPONIAMO CHE:
  1. il Sindaco di Lanciano si adoperi affinchè funzionino e siano di effettivo pungolo nei confronti della Regione sia l’”Assemblea dei Sindaci”, sia soprattutto il “Comitato ristretto dei Sindaci” con una decisa azione di intervento concreto nella definizione dei piani strategici e nella correzione radicale degli indirizzi, comuni al centro-destra e al centro-sinistra, della politica di tutela della salute;
  1. si punti al potenziamento di ruolo e strutture dell’ospedale cittadino che non è pura rivendicazione campanilistica ma rappresenta la difesa di un presidio esistente che, abbandonando irrealizzabili e velleitari sogni di delocalizzazione della struttura, va perseguita tenacemente se non se ne vuole il progressivo impoverimento e svuotamento.
Io sottoscritto/a candidato/a alla carica di Sindaco/a della Città di Lanciano dichiaro di sottoscrivere e impegnarmi all’adozione prioritaria e vincolante dei seguenti provvedimenti proposti nel presente documento:
– [_]  l’intero programma proposto in tutte le sue parti;
– [_]  l’intero programma della parte  “LOTTA ALL’INQUINAMENTO”;
– [_] i seguenti punti della prima parte “Lotta all’inquinamento”:      
Inquinamento da traffico: n°______________________________________
Inquinamento da impianti di riscaldamento: n°______________________
Inquinamento da impianti industriali: n°____________________________
Altre forme di inquinamento: n°___________________________________
– [_]  l’intero programma della parte “Consumo del suolo/Urbanistica/Edilizia”
– [_]  i seguenti punti della seconda parte “Consumo del suolo”: n°____________
– [_] l’intera terza parte “Proposte varie per la tutela dell’ambiente”
– [_] i seguenti punti della terza parte “proposte varie”: n°____________________
– [_] la quarta parte “Sanità/Ospedale”
– [_] inoltre, come strumento di chiarezza e trasparenza nei confronti della Cittadinanza, prima delle elezioni renderò noti i nominativi degli Assessori della mia Giunta.

FIRMATO  Il Candidato/a
                                                                                                                                                                
                                                           

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IL MESE DELLA “RESISTENZA” A LANCIANO: DURA UN MESE MA LA RESISTENZA SEMPRE. E IL 10 APRILE RESISTIAMO ALL’INCENERITORE. 4 Apr 2016 5:50 AM (9 years ago)

 PER IL PROGRAMMA COMPLETO CLICCA QUI .
A Lanciano è in corso un’esperienza credo unica nel panorama italiano: un intero mese di incontri, spettacoli, dibattiti e mostre con al centro il tema della “Resistenza”, quella di ieri che è a fondamento della nostra libertà e delle istituzioni democratiche, ma anche e soprattutto quella di oggi che significa opposizione continua all’ingiustizia ed al malaffare.

Perché la celebrazione dell’evento storico fondante della nostra società non basta da sola a conservarlo nello spirito con cui è nato ma solo mantenendo sempre viva e militante quell’idea si rende giustizia al passato ma soprattutto lo si proietta verso il futuro non solo nostro ma dell’umanità intera.

Perché questo è il tema oggi: l’umanità, il suo significato reale e l’intreccio tragico e indegno con l’immigrazione e lo strapotere del profitto a tutti i costi che la sta snaturando sotto i nostri occhi.

Per questo grazie a tutti gli organizzatori ma soprattutto alle ragazze e ai ragazzi di Zona 22 e Uallò Uallà che ci ricordano quotidianamente come questa non può e non deve essere la realtà alla quale rassegnarci, quella del filo spinato alle frontiere e del cuore inaridito dalla bieca difesa di patetici privilegi o presunti tali.

La Resistenza contiene dentro di sé “esistenza” che non significa semplice sopravvivenza ma dignità, giustizia e parità di diritti e doveri per tutti. Lo scrivo e mi sembra banale, scontato, ma purtroppo lo stiamo dimenticando in fretta.

Ecco un altro merito di questo mese che dura una vita: il ricordo, non quello sterile, momentaneo, celebrativo del “giorno di”, ma quello che ti da la forza della conoscenza, lo strumento più importante per sconfiggere il giogo dell’ignoranza e del servaggio.

Resistenza verso chi ci toglie la dignità del lavoro, ci sottrae salute e speranze, ci relega al ruolo di numeri e statistiche: abbiamo subito una possibilità di resistenza il prossimo 10 aprile per sventare l’incubo di un mega-inceneritore (c.d. “pirogassificatore”) in progetto in Val di Sangro tra Lanciano e Sant’Eusanio.

Non perdiamo l’occasione di resistere a chi non vuol farci esistere, ora e sempre.

Franco Mastrangelo – NSC

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UN SI' DI MASSA AL REFERENDUM DEL 17 APRILE PER IMPEDIRE UN ALTRO FURTO DI DEMOCRAZIA 20 Mar 2016 1:22 PM (9 years ago)

E’ ormai evidente che il Referendum del 17 aprile sulle trivelle ha assunto un significato che va ben oltre la questione parziale che affronta (la durata delle concessioni già esistenti in mare entro le 12 miglia). Se fosse passato l’intero blocco dei quesiti richiesti il ragionamento sarebbe stato più completo ed efficace, ma anche così non bisogna sottovalutare l’appuntamento: E’ IMPORTANTE ANDARE A VOTARE, E’ IMPORTANTISSIMO ANDARE A VOTARE SI’ ED E’ DECISIVO CONVINCERE CHIUNQUE A RECARSI ALLE URNE per raggiungere il quorum del 50% dei votanti e dare un segnale forte e chiaro a tutti gli ipocriti ed i ladri di democrazia smascherati da questa vicenda.

Prendiamo il caso di Renzi, del suo Esecutivo e della gran parte del partito che guida, il PD.
Per uno che governa con le incessanti scudisciate dei voti di fiducia, umiliando ed esautorando delle sue principali funzioni il Parlamento, è chiaro che lo strumento referendario, emblema di una qualche residuale forma di “democrazia diretta”, rappresenta un intralcio, un fastidio, roba da fannulloni perditempo.

Ne conseguono tutti gli atti utili a sabotarlo, a cominciare dalla fissazione della data, il 17 aprile, evitando così l’accorpamento con le amministrative che, oltre ad un risparmio netto per le casse dello Stato di diverse centinaia di milioni, avrebbe significato il quasi sicuro raggiungimento del quorum. Troppo rischioso.

E che questo fosse l’obiettivo principale lo dimostra la recente presa di posizione ufficiale del PD nazionale, partorita dalla coppia Serracchiani-Guerini in assenza di quasiasi minimo dibattito interno, che invita all’astensionismo. Incredibile.

Incredibile che una forza politica che in ogni momento si fa alfiere e custode della “responsabilità istituzionale” che rappresenta in qualità di principale forza di Governo ed espressione del Capo dell’Esecutivo, si adoperi sfacciatamente per lo smantellamento di uno degli strumenti-cardine della Democrazia. Ulteriore riprova ne è la vergognosa totale mancanza di considerazione da parte del Governo dei risultati del referendum sull’acqua bene comune.

Se poi uniamo questi tasselli alla pessima riforma della Costituzione all’orizzonte, la preoccupazione cresce a dismisura.

Con questo referendum vengono smascherati anche  la vocazione vecchia dei giovani rampanti renziani in favore di petrolieri, energie fossili e antichità del genere e il vero significato alla base delle scelte anti-Ombrina inserite nella recente Legge di Stabilità. Scelte dovute evidentemente non a coerenti convinzioni politiche ma fatte solo perché imposte dalla fortissima pressione dell’opinione pubblica, con l’Abruzzo decisivo in prima linea.

Facendo un pessimo servizio alla Politica, attività nobile per eccellenza, la maggior parte dei politici odierni sembra non avere idee proprie ma è pronta a sposare quelle che gli sembrano più utili a rinforzare la posizione occupata in quel momento (maggioranza/opposizione, di lotta o di governo…).

EBBENE, SE RIUSCISSIMO A PORTARE QUESTO GRANDE SI’ AL REFERENDUM OLTRE LA SOGLIA DEL 50% NON SOLO CONTRIBUIREMMO A SALVARE IL MARE E IL FUTURO DI TUTTI, MA OTTERREMMO IL RISULTATO, FORSE ANCORA PIU’ IMPORTANTE, DI ARGINARE I FURTI DI DEMOCRAZIA E GLI INFANGATORI DELLA POLITICA, QUELLA VERA E BELLA DA PRATICARE.

fm

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TESSERAMENTO 2016 A NSC 1 Mar 2016 1:35 PM (9 years ago)


Perché iscriversi a “Nuovo Senso Civico”?

Perché è la miglior polizza sulla salute in circolazione.

Perché siamo quelli che dicono sempre SI: sì alla Vita, sì al benessere generale, sì alla salvaguardia dei beni comuni e naturali, sì alla strenua difesa dei soggetti più colpiti dai danni ambientali, bambini per primi, sì alla giustizia sociale senza sopraffazioni.

Perché ogni giorno ti chiedono soldi e finanziamenti per curare patologie di ogni genere mentre noi lottiamo affinché le malattie vengano eliminate alla fonte il più possibile.

Perché siamo convinti che per avere risultati concreti bisogna agire efficacemente sulle cause e non inutilmente sugli effetti: perché prevenire a tutti i livelli, soprattutto su quello primario ambientale, non solo è molto meglio che curare, ma spesso è decisivo.

Perché ci battiamo senza sosta contro tutte le nefaste forme di inquinamento dell’aria e dell’acqua, del mare e della terra che ci vogliono imporre i tanti speculatori senza scrupoli in circolazione e i loro alleati fuori e dentro i “palazzi”.

Perché siamo sempre stati in prima linea nelle tante battaglie vinte, ultima quella esaltante per cancellare dal nostro orizzonte “Ombrina Mare”.

Perché i fossili, compreso le energie, lasciamoli in pace nei musei e sotto terra e facciamoci aiutare dai nostri migliori alleati, il sole e il vento.

Perché abbiamo impedito ed ostacolato in tutti i modi i micidiali inceneritori spesso camuffati da centrali a biomasse, biogas, impianti vari di trattamento o “termovalorizzatori” e proprio per questo sosteniamo una politica radicale di riduzione, riciclaggio spinto e riuso dei rifiuti di ogni genere.

Perché ogni giorno ci battiamo come leoni per migliorare la qualità della vita di tutti, rendendo le Città luoghi più sani, vivibili e sociali.

Perché questo abbiamo sempre fatto e questo continueremo sempre a fare.

Perché giudichiamo politici e amministratori senza alcuna sudditanza non per le bandiere che sventolano ma per quello che realizzano.

Perché la lotta paga mentre l’indifferenza uccide, l’ignoranza rende schiavi mentre la conoscenza forti e inattaccabili.

Perché “la libertà è partecipazione” e la partecipazione è libertà.

Perché le manifestazioni e le campagne d’informazione, i ricorsi e le denunce costano parecchio e il tuo contributo è preziosissimo.

Infine perché…dillo tu e quello sarà il motivo giusto.

ISCRIVITI A NUOVO SENSO CIVICO: IL PERCHE’ LO SAI BENE ANCHE TU.

Per iscriverti clicca qui

(Il blog si è trasferito sul nuovo sito di NSC.

clicca su: http://www.nuovosensocivico.it/  . 

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IL BLOG TRASLOCA NEL NUOVO SITO DI NSC 17 Feb 2016 12:57 PM (9 years ago)

Da martedì 16 febbraio 2016 il presente Blog si è trasferito nel nuovo sito di Nuovo Senso Civico all'indirizzo:
www.nuovosensocivico.it 
dove sono stati riversati molti dei documenti qui presenti (pagine, ecc.) e dove continueranno le pubblicazioni dei post.

Il presente blog resterà attivo per la consultazione dei documenti meno recenti che non sono stati trasferiti nel nuovo indirizzo.
Pertanto le pagine presenti non verranno più aggiornate e quindi consigliamo la consultazione del nuovo sito per restare sempre informati sull'evoluzione degli argomenti trattati. 

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ELEZIONI COMUNALI A LANCIANO: NUOVO SENSO CIVICO NON RESTERA' CERTO A GUARDARE 13 Feb 2016 4:29 PM (9 years ago)



Il grande scrittore russo Lev Tolstoj affermava “Se vuoi essere universale parla del tuo villaggio”.

Avendo sempre ispirato la nostra azione a questa frase potremmo riadattarla dicendo “Se vuoi cambiare il mondo comincia dal tuo villaggio”.
Le prossime Elezioni Comunali a Lanciano sono un’ottima occasione per farlo e certamente non saremo spettatori passivi, non è nello stile di Nuovo Senso Civico.

La nostra coerenza di azione di questi anni in difesa della salute e del benessere di tutte le persone, a terra in mare e nell’aria, pretende una visione d’insieme altrettanto omogenea, non contraddittoria e di lunga durata da parte di chi ci andrà ad amministrare ed avrà a disposizione tutti gli strumenti utili per orientare il futuro dell’intera Comunità.


A questo scopo stiamo preparando alcune proposte molto concrete e specifiche su diversi punti che riguardano la vita quotidiana della Cittadinanza e che chiederemo di sottoscrivere ai vari candidati/e alla poltrona di Sindaco/a.

Il primo impegno che chiederemo al prossimo Sindaco/a della nostra Città sarà quello di rispettare senza cedimenti la fondamentale responsabilità, conferita dalla Legge a questa carica, di “massima autorità sanitaria locale” per la quale dovrà improntare tutta la propria azione amministrativa nel senso della strenua salvaguardia della salute e del benessere dell’intera Collettività.

Non ci accontenteremo di vaghe enunciazioni di principio ma pretenderemo una svolta radicale ad esempio in tema di mobilità favorendo ed incentivando concretamente quella sana e sostenibile e scoraggiando in ogni modo quella altamente nociva ed inquinante attualmente dominante che vede al centro l’automobile privata.

Pretenderemo un’azione di contrasto a tutte le altre forme di deterioramento della qualità dell’aria che, alla pari del traffico veicolare, rilasciano in atmosfera le famigerate polveri sottili ed ultrasottili responsabili di tante patologie comprese quelle tumorali. Parliamo ad esempio degli impianti a combustione quali inceneritori, centrali a biomasse e simili.

Chiederemo a livello energetico politiche virtuose in favore delle vere fonti pulite e rinnovabili, cominciando però prima di tutto dalla lotta agli sprechi ed ai consumi ingiustificati ed insostenibili a tutti i livelli, proseguendo nel tracciato positivo intrapreso nel settore della raccolta e gestione dei rifiuti con l’obiettivo di una loro drastica riduzione all’origine.

Esigeremo iniziative urgenti per fermare il consumo del suolo e difenderlo dalle insopportabili cementificazioni e impermeabilizzazioni che rappresentano la prima causa del disatroso dissesto idrogeologico ed il principale freno ad una crescita economica diffusa che al contrario sarebbe fortemente favorita da campagne incentivate di recupero, risanamento e ristrutturazione in campo edilizio e urbanistico con interventi decisi per il risparmio energetico.

Rivendicheremo a gran voce l’esigenza di rimettere al centro delle attenzioni sociali i soggetti più vulnerabili e meno tutelati quali i disabili e i portatori di handicap con una massiccia operazione di abbattimento di tutte le barriere architettoniche e di reinserimento di queste persone nella vita quotidiana a parità di diritti con tutti gli altri.

Analoga attenzione chiederemo per la categoria degli anagraficamente “non votanti” ossia i bambini e i ragazzi che meritano di tornare al centro di un’organizzazione della Città che renda loro gli spazi fisici e di partecipazione dovuti (aree verdi, luoghi di incontro e gioco, ecc.).

Ci sono naturalmente tanti altri temi sui quali è possibile intervenire, uno per tutti la sanità,  ma non vogliamo rischiare qui di replicare quei tristi opuscoli programmatici dei candidati infarciti di enunciazioni destinate per la maggior parte a restare lettera morta.

Per questo rimandiamo alla prossima tappa che sarà come detto la presentazione di alcune proposte molto concrete e dettagliate sugli argomenti da noi abitualmente frequentati che investono la quotidianità di tutta la Cittadinanza e che ne potranno determinare, se concretamente adottate, un deciso miglioramento della qualità della vita sotto ogni punto di vista.

E’ il momento non più rinviabile di cambiare radicalmente il modello di progettazione e gestione delle nostre Città, abbandonando per sempre tutte quelle politiche logore e ormai superate dalla realtà che hanno contribuito al loro degrado ed impoverimento.

Il Mondo deve e vuole andare in tutt’altra direzione.

Non ce lo chiede l’Europa, ce lo chiede la Ragione.

FM 

(leggi anche "Quello che i Cittadini pretendono dai loro Amministratori"

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INCENERITORI, VECCHIA PASSIONE DI RENZI: CONOSCERLI PER EVITARLI 7 Feb 2016 11:50 AM (9 years ago)


Come al solito, come sempre e con orgoglio, NON CI FACCIAMO PRENDERE PER I FONDELLI!

Sulla questione "Mega-inceneritore di rifiuti in Abruzzo" dopo il clamoroso voltafaccia della Regione Abruzzo stiamo assistendo ad una serie di capriole in aria che invece di rassicurarci, come ingenuamente si vorrebbe, ci confermano che ancora una volta abbiamo preso nel segno e non c'è purtroppo nessun motivo per stare tranquilli.

Gli INCENERITORI sono quanto di più lontano possibile da una politica di gestione dei rifiuti rispettosa della salute delle persone e delle economie locali e diffuse.

Nel precedente post abbiamo parlato di un atteggiamento schizofrenico e contraddittorio della politica a livello regionale, ma la stessa cosa si può dire dei massimi livelli nazionali. Il Presidente del Consiglio può fare tutti i più bei discorsi sulla salvaguardia del Pianeta all'ONU o alle Conferenze sul clima, ma quando poi si sponsorizzano gli inceneritori si va nella direzione esattamente opposta contribuendo ad aumentare notevolmente le immissioni di CO2 ed altre sostanze clima-alteranti in atmosfera ed ipotecando irrimediabilmente il futuro delle generazioni che verranno.

D'altronde avevamo già messo in evidenza la passione di Matteo Renzi per questi impianti fin da quando era solo Sindaco di Firenze ma aveva già l'abitudine di aggredire verbalmente con arroganza chi non la pensava come lui (in quel caso una rinomata oncologa che metteva in guardia sui rischi per la salute derivanti dagli inceneritori: vedi il post del 13/9/2012 "Renzi shock" cliccando QUI ).

Per avere un quadro complessivo degli effetti altamente negativi degli inceneritori vi indichiamo a fine articolo una serie di collegamenti a nostri precedenti post che trattano in maniera esauriente l'argomento.

Ma prima, da uno di questi, riproponiamo una sintesi che ci sembra tuttora perfettamente idonea a dare un quadro generale della situazione (negli anni sono solo cambiate alcune piccole cose ad esempio a livello legislativo ma la sostanza non cambia).

Vi invitiamo a leggere con attenzione perché, come sempre, è la conoscenza che ci rende forti e inattaccabili da chi ci sorride mentre ci sta mettendo lo sgambetto.
FM


I rifiuti solidi urbani (RSU) devono essere ridotti alla fonte.
Perché ciò avvenga occorre:
1. ridurre gli imballaggi,
2. ridurre l'utilizzo di prodotti usa e getta,
3. eliminare le confezioni inutili.

Il riuso dei materiali deve essere incentivato promuovendo l'utilizzo di prodotti alla spina (detersivi, olio, vino, acqua, e tutto il cibo secco, pasta, legumi, ecc..) proprio come ha fatto la Regione Piemonte con una promozione nei supermercati (www.youtube.com + detersivi alla spina).
Deve essere incentivato il vuoto-a-rendere, come avviene in molte città del nord Italia e d'Europa, non solo per il vetro ma per materiali di genere più ampio.
Il rifiuto più facilmente smaltibile è quello che non è prodotto.

Molti rifiuti possono essere trattati, così da evitare che vadano in discarica.
Le parti di rifiuto umido (che rappresentano da sole il 30-40% dei rifiuti totali) possono essere trattate attraverso il COMPOSTAGGIO che ne permette la trasformazione biologica in ottimo concime riutilizzabile nell'agricoltura.
I restanti rifiuti secchi che vengono comunque prodotti devono essere RICICLATI attraverso il PORTA a PORTA che in altre città italiane (vedi Treviso) unito al compostaggio, ha portato in pochi mesi ad un riciclo totale dei rifiuti dell'80%.

Meglio il Trattamento Meccanico Biologico a freddo
La parte non riciclata – che può variare dal 20% al 30% - può essere trattata con il TMB (Trattamento Meccanico Biologico) a freddo.
Questo trattamento è composto da due fasi distinte. Nella prima, attraverso un procedimento meccanico i rifiuti vengono ulteriormente differenziati, viene estratta la parte secca che ancora si trova nel rifiuto residuo, depurando la frazione organica da sostanze estranee alla sua stessa natura prima di avviarla alla seconda fase.
Quest’ultima, la fase biologica, ha lo scopo di stabilizzare la frazione organica e renderla impiegabile per usi non agricoli (compost di seconda qualità), o come materiale per recupero paesaggistico di aree degradate, riempimento dei manti stradali o delle vecchie cave.
Lo scopo finale è quello di rendere inerti i materiali organici attivi in modo da ridurre del 90% il loro impatto ambientale e renderli sabbie riutilizzabili nell'industria.

Se si realizzassero queste azioni gli inceneritori finalizzati alla produzione di energia, sempre dannosi per la salute umana, non troverebbero nessun privato disponibile a costruirli perché diventerebbero diseconomici.
Rimarrebbero da bruciare rifiuti poco capaci di produrre energia.

In effetti, ai fini della produzione di energia gli inceneritori potrebbero bruciare solo il 35% dei rifiuti totali Oltre al rifiuto urbano indifferenziato ed alcune frazioni secche, il combustibile “preferito” dagli inceneritori è il così detto CDR (Combustibile derivato da rifiuti) che è costituito per lo più da plastica, gomma, carta e legno. Ovvero bruciano proprio una parte dei materiali più altamente RICICLABILI !
Se non differenziassimo la plastica, il legno, la carta, si troverebbero in mezzo agli scarti alimentari che hanno basso potere calorico e quindi andrebbero separati a posteriori per essere bruciati.
Con l'incenerimento la raccolta differenziata fallisce! Non si differenzia per riutilizzare, risparmiando sui costi di produzione e le materie prime, risparmiando sull'energia necessaria a costruire da zero ogni nuovo oggetto: si differenzia per facilitare l'incenerimento!

ATTENZIONE
L’inceneritore che intende produrre energia può essere vantaggioso sul piano economico a due condizioni:
1. che continui a beneficare dei contributi statali (CIP6, contributi CONAI, certificati verdi),
2. che la raccolta differenziata sia finalizzata all’incenerimento e non al riciclaggio, ovvero che la raccolta differenziata sia finalizzata alla produzione di CDR.
Senza sostegno pubblico e senza una raccolta differenziata finalizzata alla combustione nessun imprenditore investirebbe negli inceneritori per produrre e vendere energia.

A MENO CHE …
Per il privato potrebbe essere vantaggioso bruciare ogni tipo di rifiuto se il conferimento fosse particolarmente remunerante: se gli si dessero molti soldi solo per brucare a prescindere dall’energia che produce. Se lo si pagasse non per gestire un “termovalorizzatore” bensì se lo si pagasse per tenere in funzione un inceneritore.

Anche in questo caso il privato potrebbe arricchirsi.
Ma la popolazione ne trarrebbe vantaggio?
Assolutamente no: perché l’incenerimento è sempre molto dannoso per la salute.
Tra i peggiori composti inquinanti emessi da un inceneritore troviamo le nano-particelle o nano polveri, che sono particelle delle dimensioni del milionesimo di millimetro (divise in diverse tipologie a seconda delle loro dimensioni: PM 10; PM 2,5; PM 0,1...).
I filtri di ultimissima generazione posti nei camini degli inceneritori, riescono a fermare solamente le PM 10, che sono le stesse emesse nei gas di scarico delle automobili, ma che non sono tra le più nocive per la salute umana.
Più è sofisticata la tecnologia degli impianti, più è alta la temperatura di combustione che viene generata, più piccole sono le nano-polveri prodotte nel processo di incenerimento. Così accade che dalla combustione alle temperature di questi impianti, escano nano-particelle più piccole delle PM 10.
Ma cosa fanno queste particelle? Queste particelle come altri degli inquinanti emessi, sono noti per essere persistenti, cioè resistenti ai processi di degradazione naturale; bioaccumulabili perché si accumulano nei tessuti degli animali viventi trasferendosi da un organismo all'altro lungo la catena alimentare; tossiche in quanto sono patologiche per la salute degli organismi con cui entrano in contatto fino a provocarne la morte e altamente cancerogene in grado quindi di generare tumori!
In altre parole, queste particelle, una volta immesse in atmosfera non scompaiono più dalla circolazione, si depositano sulle piante che mangiamo noi e gli animali, vengono respirate da adulti e bambini ed in un modo o nell'altro si depositano nel nostro organismo all'interno del quale possono generare un cancro! (per dettagli medici si veda www.nanodiagnostic.it).
Tra le altre sostanze inquinanti emesse ci sono cloro, diossine, furani, policloronaftalene e clorobenzene, IPA (idrocarburi policiclici aromatici), VOC (composti organici volatili) e metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio ecc.), polveri, acido cloridrico, ossidi di azoto, ossidi di zolfo e ossidi di carbonio. Tutte sostanze altamente inquinanti e altamente tossiche per gli organismi viventi.
Inoltre, le ceneri prodotte dall'incenerimento sono altamente tossiche e vanno smaltite in discariche speciali, bruciando i rifiuti quindi non si elimina il problema delle discariche, ma se ne creano di nuove.
Le ceneri prodotte dall'incenerimento sono pari al 30% di quanto si è bruciato.

L'incenerimento serve solo a far guadagnare i costruttori, i proprietari degli impianti, le aziende coinvolte ed i politici che ne permettono la realizzazione, senza risolvere il “problema rifiuti”.

PERCHE' NO AGLI INCENERITORI
1- L'incenerimento dei rifiuti produce nano polveri, diossine, furani ed altre sostanze tossiche. Queste sostanze se inalate o mangiate (attraverso gli alimenti contaminati), raggiungono tutti gli organi in poche ore attraverso il sangue. Le patologie derivanti sono cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di studi scientifici.
2- L'incenerimento di norma brucia solo il 35% dei rifiuti totali.
I restanti rifiuti non bruciati finiscono COMUNQUE in discarica.
3. Le ceneri prodotte dall'incenerimento sono altamente tossiche e vanno smaltite in discariche speciali, bruciando i rifiuti quindi non si elimina il problema delle discariche, ma se ne creano di nuove.
4- I rifiuti maggiormente riciclabili vanno a costituire il CDR, l'incenerimento è in contrasto con la raccolta differenziata.
Quest'ultima corre direttamente contro l'interesse di chi guadagna bruciando rifiuti: incenerimento e differenziata sono incompatibili.
5- Gli inceneritori vengono finanziati da ingenti fondi PUBBLICI (CIP6, contributi CONAI, certificati verdi) attraverso un aumento del 7% sulla bolletta ENEL.
6- L'incenerimento necessita di consumare grandi quantità di acqua (ad Albano 42mila litri l'ora) che verrà sottratta dalle falde acquifere del territorio.
I vari processi in atto inquinano acque che successivamente “dovrebbero” essere depurate
7- L'incenerimento è solo un sistema di smaltimento dei rifiuti che fa guadagnare i costruttori, i proprietari degli impianti, le aziende coinvolte ed i politici che ne permettono la realizzazione, senza risolvere il “problema rifiuti”.

LE ALTERNATIVE
1- Ridurre i rifiuti alla fonte, eliminando imballaggi superflui, evitando l'utilizzo di materiali non riciclabili.
2- Riuso dei materiali, con l'incentivo del vuoto a rendere per il vetro, il PET ed altri materiali, valorizzando a livello economico le aziende ed i privati che lo fanno.
3- Raccolta differenziata porta a porta con una educazione al riciclaggio ed una maggiore selezione dei materiali. Costruzione di impianti specifici per il tipo di raccolta compiuta.
4- Compostaggio domestico ed industriale, che permette di trasformare la frazione umida in compost per usi agricoli. Costruire impianti di compostaggio in grado di valorizzare
gli scarti umidi e destinarli ad altri usi.
5- Trattare il residuo non riciclato (che va dal 30 al 20%) con impianti di TMB a freddo che comprendono la bioessicazione. Con questi impianti il residuo viene ulteriormente differenziato, l'umido è destinato a compost di seconda generazione ed il secco attraverso processi meccanici e di bioessicazione viene trasformato in sabbie utilizzabili nell'industria.
M. Marino 
20 luglio 2011

Per ulteriori approfondimenti cliccare sui link qui sotto che vi collegheranno a precedenti post del Blog di NSC:

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IL VOLTAFACCIA DELLA REGIONE ABRUZZO CHE DICE SI' AGLI INCENERITORI. 5 Feb 2016 10:19 PM (9 years ago)

Siamo alle solite.
Qualcuno ai "piani alti" ha problemi con i "gufi" mentre noi, a quelli bassi, li abbiamo con gli "ufi".
Archiviata per sempre "Ombrina Mare", si profila all'orizzonte un problema non da meno, questa volta a terra: IL MEGA-INCENERITORE DI RIFIUTI, con l'alleato (volente o nolente) di ieri che diventa all'improvviso l'avversario ostile di oggi.
Gli inceneritori nel campo dei rifiuti sono quello che il petrolio e le fonti fossili rappresentano nel settore energetico: il passato cieco e devastante che non garantisce nulla di buono per il futuro perché lo distrugge giorno dopo giorno.
Il futuro sano e intelligente va da tutt'altra parte (consulta la pagina verso rifiuti zero )
E' ora di smetterla una volta per tutte con questa schizofrenia politica e decisionale.
Quello di cui abbiamo maledettamente bisogno è di persone capaci di interpretare una politica con una visione d'insieme di lungo periodo ed un programma coerente ed organico su tutti i fronti, altrimenti non si va in nessuna direzione definita e ci si muoverà sempre a scatti, avanzando e arretrando alternativamente, e ogni volta saremo costretti a correre dietro le emergenze e le crisi causate da decisioni incoerenti e scollegate tra di loro.
Noi comunque la nostra parte la faremo sempre.
Fm
Segue il comunicato integrale di Nuovo Senso Civico:

COMUNICATO-STAMPA DI “NUOVO SENSO CIVICO” DEL 5/2/2016

LA REGIONE ABRUZZO DICE SI’ AGLI INCENERITORI: DOPO OMBRINA ECCO L’IMMEDIATO VOLTAFACCIA DI D’ALFONSO CHE PERO’ NON HA FATTO BENE I SUOI CALCOLI PERCHE’ LA MOBILITAZIONE RIPRENDERA’ PIU’ DECISA DI PRIMA.

Nella Conferenza Stato-Regioni di ieri 4 febbraio sul cosiddetto “Decreto Inceneritori” programmato dal Governo Renzi sulla base dell’art.35 dello “Sblocca Italia” per la realizzazione di almeno 8 mega-inceneritori di rifiuti, la Regione Abruzzo con un clamoroso voltafaccia ha espresso parere favorevole per l’installazione nella nostra regione dopo che fino alla precedente Conferenza del 20 gennaio scorso aveva manifestato (in quel caso con l’intervento del Sottosegretario con delega all’Ambiente Mario Mazzocca) il suo fermo diniego ad un’ipotesi del genere. La Lombardia e la Campania invece hanno detto NO.

Non conosciamo le ragioni di questo repentino cambio di opinione ma sappiamo bene quale sarà la reazione dell’intera popolazione abruzzese che come nella recente vittoriosa vicenda di “Ombrina Mare” non si farà certo mettere i piedi in testa da una classe politica incoerente e priva di un progetto omogeneo di lunga durata.

Abbiamo combattuto e sconfitto “Ombrina” non perché si chiamava “Ombrina” ma perché abbiamo svelato un’operazione inutile, totalmente avulsa dalle nostre caratteristiche e tradizioni territoriali e soprattutto dannosa per la salute, l’ambiente e l’economia dell’intera Regione.

Lo stesso discorso vale per gli inceneritori di rifiuti che oltre a rappresentare un danno evidente a salute ed economia locale, sono un formidabile ostacolo al percorso virtuoso di riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata spinta che oltre al netto miglioramento della qualità della vita di tutti rappresenta una forte occasione di crescita dell’occupazione, come dimostrato dal recente caso di Lanciano e comprensorio.

Gli inceneritori, al contrario, hanno necessità di sempre maggiori quantità di rifiuti per funzionare e rappresentano un affare, un grosso affare, soprattutto per quelli che li costruiscono e li gestiscono, non certo per la popolazione costretta ad ospitarli ed a pagarne le pesanti conseguenze.

La storia degli ultimi anni ha dimostrato la ferma ostilità dei cittadini ad impianti del genere, spesso camuffati sotto la definizione di “centrale a biomasse”, “impianto a biogas” oppure sotto la vergognosa e fuorviante dicitura di “termovalorizzatore”. Nella nostra zona, tra Lanciano e Sant’Eusanio del Sangro, è già in corso una dura disputa per sventare la realizzazione di un mega-impianto del genere per il trattamento di rifuti speciali: non vorremmo che fosse già questo l’inceneritore che toccherà come regalo velenoso all’Abruzzo.

Presidente D’Alfonso, non siamo andati in pensione dopo la vittoria su “Ombrina” e seppure stufi di correre sempre dietro alle emergenze perché chi dovrebbe tutelarci non lo sa o non lo vuole fare, siamo sempre pronti alla lotta quando si attaccano le giuste aspirazioni di un intero popolo che sono quelle di vivere tranquilli in un ambiente salubre e nelle condizioni di giusto benessere per tutti.

Abbiamo già dimostrato quello di cui siamo capaci e non ci spaventa certo darne un’ulteriore dimostrazione a chi sembra non aver capito o pensa di averci saziato con un piatto di lenticchie perchè noi vogliamo mangiare sano tutti i giorni.

NUOVO SENSO CIVICO


 

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HO DETTO TUTTO 24 Jan 2016 2:11 AM (9 years ago)

Nel 2016 l'1% della popolazione mondiale avrà maggiore ricchezza del restante 99%.
E adesso torniamo a parlare di tutto il resto...
                                OpK
LEGGI QUI 


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TRANQUILLI, IL REFERENDUM SULLE TRIVELLE NON RIGUARDA OMBRINA CHE IN OGNI CASO NON SI FARA' PIU'. 20 Jan 2016 10:18 PM (9 years ago)

Considerato che molte persone  continuano ad interpellarci preoccupate perché non riescono a raccapezzarsi nei recenti ingarbugliati intrecci su referendume e trivelle, tra sentenze, ricorsi e vuote parole al vento, ci sentiamo in dovere di mettere una parola definitiva sulla vicenda che negli ultimi anni ha appassionato decine di migliaia di donne ed uomini nella nostra Regione e non solo: IL REFERENDUM SULLE TRIVELLE APPENA AMMESSO DALLA CONSULTA NON RIGUARDA IL PROGETTO "OMBRINA MARE" E NON AVRA' ALCUN EFFETTO SU DI ESSO. OMBRINA PER LEGGE NON SI FARA' PIU' A PRESCINDERE DA QUALSIASI ESITO DEL REFERENDUM (QUORUM RAGGIUNTO O NO, VITTORIA DEL SI' O DEL NO).
 
PUNTO.

Poi naturalmente su tutte le altre questioni ancora aperte a terra o in mare la nostra battaglia continua finché non si arriverà all'obiettivo TRIVELLE ZERO che significa scegliere un presente ed un futuro più sani e di benessere per tutti.

Ma tranquilli, arriveremo anche a questo...

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A CHI E' ANDATA DI TRAVERSO "OMBRINA MARE". 5 Jan 2016 8:27 AM (9 years ago)

"OMBRINA MARE" NON SI FA PIU': è una certezza ormai ufficializzata ma molti sembrano ancora non crederci.

Possiamo comprendere chi in buonafede non riesce a capacitarsi di cotanto successo perchè la battaglia è stata davvero dura, a tratti quasi impossibile e vicinissima all'insuccesso, ma la conclusione col trionfo di popolo deve solo farci gioire e darci la forza per continuare un percorso ancora lungo e impervio su tanti altri versanti.

Capiamo meno qualche "salvatore" della patria che proprio non riesce a riconoscerla questa vittoria, anzi sembra quasi infastidito dall'esito perchè magari spegne un pò di luci della ribalta...

Ma tant'è, "non ti curar di lor ma guarda e passa..." e così, per prolungare divertimento e festeggiamenti, proviamo a fare un piccolo elenco di coloro ai quali questo finale bellissimo è andato sicuramente di traverso.

Ai petrolieri prima di tutti, abituati dal dopoguerra in poi a fare e disfare a piacimento, in terra in mare e fin dentro i "Palazzi", ossequiati e riveriti con vicendevole scambio di lusinghe più o meno materiali. Con Ombrina e ancor prima il Centro Oli di Ortona si sono resi conto che alla favoletta del "Texas d'Italia" da queste parti non ci crede più nessuno.

Ai tanti confindustriali provinciali, regionali e nazionali a senso unico che spacciano il proprio profitto personale e di categoria come il benessere generale. Cambiate registro al più presto perchè anche questa favoletta non funziona più.

A quei parlamentari che aspettavano ansiosi le piattaforme che con le loro lucette sfavillanti avrebbero attratto milioni di turisti ammirati pronti a pasteggiare pranzo e cena con l'abbondante pesce al mercurio ripopolato da tali magnifiche strutture marine. Qui più che favolette si tratta di vere e proprie barzellette.

Ai tanti altri politici e parlamentari che "vorrei ma non posso", "sono con voi ma la Ragion di Stato..." e via di questo passo, prima nascosti, mimetizzati, rimpiccioliti e non pervenuti, e poi pronti a "correre in soccorso del vincitore". Raccontatela anche voi la vostra favoletta ufficiale, ma non a noi.

A quegli sconosciuti dirigenti e funzionari di vario livello che, mannaggia, "Ombrina mare" gli avrebbe proprio fatto comodo...

E infine appunto ai tanti salvatori e salvatrici della Patria, vicini e lontani, che non ce la fanno in alcun modo a mandarlo giù l'obiettivo raggiunto perchè magari gli ha tolto uno spazietto sul proscenio o negato qualche ringraziamento devoto e questo conta più di qualsiasi altra cosa.

Per noi invece quello che conta è che OMBRINA MARE NON SI FA PIU' e di questo vogliamo ringraziare petrolieri e confindustriali, politici e parlamentari, dirigenti e funzionari, salvatrici e salvatori perchè siamo davvero felici e tutto il resto non ha alcuna importanza.

Franco Mastrangelo

 

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"OMBRINA MARE": VINCE L'INTRANSIGENZA DELL'INTELLIGENZA 25 Dec 2015 9:08 AM (9 years ago)



Ci preoccupiamo dei figli ma dobbiamo pensare anche ai padri: è questa la catena umana che e dhe invece di legarci ________________________________________________________________________________________________ci salverà.

Mio padre diceva sempre: “Se insisti e persisti, ottieni e conquisti”. E’ proprio quello che è successo nella vicenda di “Ombrina Mare”, una lunga cavalcata vittoriosa nella quale l’aspetto decisivo è stato proprio la tenacia senza scoramenti con la quale è stata condotta la lotta.

Ci sono stati momenti in cui tutto sembrava perduto, siamo stati ad un passo dal baratro, ma anche allora c’è stata la forza di non arrendersi, di non piegare la schiena sotto i macigni che si andavano accumulando.

Non voglio fare la morale ma da questa storia dobbiamo trarre degli insegnamenti che ci saranno preziosi in futuro, un futuro che sicuramente non ci permetterà di tirare i remi in barca. Una barca, la nostra, che però si è notevolmente rafforzata e che non passa inosservata quando appare all’orizzonte.

Lo spettacolo al quale assistiamo in questi giorni è quello che Ennio Flaiano descriveva bene con la frase “gli Italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori”, ma nella soddisfazione del risultato vogliamo essere magnanimi: ognuno ha visto e sa in cuor suo come sono andate le cose, quali sono stati i ruoli e i livelli di impegno, quali le partecipazioni, i sabotaggi o le diserzioni.

Mettiamola così: in tanti (non tutti) hanno contribuito in maniera e dosi diverse ma l’elemento decisivo è stato senza ombra di dubbio la mobilitazione popolare e chi è stato capace di portarla ad un livello di consapevolezza e partecipazione tali da non essere più arginabile.

Guardate, e qui mi rivolgo agli amanti del “club privé”, che i numeri contano, che senza la forza irresistibile delle decine di migliaia di persone in marcia non si va da nessuna parte. Non si tratta certo di parlare alla “massa” indistinta facendo leva sulla bassa emotività ma al “popolo” consapevolmente e correttamente informato. Parlare a tutti senza pregiudizi, soprattutto a chi inizialmente non la pensa come te, forse solo per mancanza di conoscenza.
In questo siamo stati bravi.

Siamo stati bravi ad agire su tutti i livelli senza tralasciare nessuna opportunità, neanche quella più piccola che al momento sembrava irrilevante e che invece dopo un po’ si è rivelata importante. I famosi “Cento niente che hanno ucciso l’asino” e che in questo caso hanno ucciso Ombrina.

C’è stato un lavoro continuo e instancabile sul versante dell’informazione, basato sullo studio puntuale di dati, progetti e documenti di ogni genere, soprattutto di quelli della controparte. L’avversario se vuoi sconfiggerlo devi praticarlo fin nei dettagli e molto spesso abbiamo dimostrato di conoscerlo molto meglio noi di sostenitori e complici, messi in evidente difficoltà proprio sul piano dell’approfondimento.
E’ una legge universale: il sapere ti rende forte, inattaccabile, ed è il primo passo di ogni percorso vincente. L’ignoranza è il guinzaglio del Potere.

E’ la stessa preparazione con cui abbiamo affrontato l’ingarbugliato versante tecnico-legale, altro momento determinante, con l’intervento di esperti, ingegneri ed avvocati padroni della materia e capaci di confrontarsi ad armi pari (probabilmente superiori) con figure sulla carta più titolate o che semplicemente occupavano posti di rilievo, chissà per quali meriti acquisiti…

E infine la politica, quella professionale. Anche qui possiamo esprimere i più svariati giudizi sui rappresentanti delle Istituzioni o i membri di partito: apprezzamento o disprezzo, stima o ripulsa, ma prima o poi i conti con loro li dobbiamo fare perchè sono quelli a cui spetta la decisione finale.
Anche su questo versante è importante il dialogo, qualche buon viso a cattivo gioco e qualche rospo da ingoiare ma sempre senza sudditanza né accondiscendenza. Alla pari.
Abbiamo fatto anche questo e alla fine i rospi non solo li abbiamo digeriti ma i mal di pancia li abbiamo trasferiti a chi ci voleva male.

Infine, scusatemi il “conflitto di interessi”, ma voglio dichiarare tutto il mio orgoglio di far parte di un movimento spontaneo di cittadini abruzzesi denominato Nuovo Senso Civico che anche in questa occasione, come in tante altre, ha dato il suo contributo determinante di intelligenza, di partecipazione e di ostinazione senza mai perdere la fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo.

Non è un caso se alla fine ottieni e conquisti.

Auguri a tutti.

Franco Mastrangelo


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FESTEGGIAMO LA STORICA VITTORIA SU OMBRINA CON IL CAPODANNO IN PIAZZA A LANCIANO 23 Dec 2015 12:50 AM (9 years ago)


La straordinaria e storica vittoria sul progetto "Ombrina Mare" (e non solo) merita adeguati festeggiamenti.

La battaglia per un futuro più sano e di benessere per tutti, libero da "fossili" di ogni tipo, è ancora lunga ma per il momento è giusto solo godere di questa immensa soddisfazione.

Per questo TUTTI IN PIAZZA A LANCIANO IL 31 DICEMBRE PER BALLARE, CANTARE E BRINDARE: ognuno in cuor suo saprà a chi dedicare questa fantastica vittoria.




Comunicato stampa del Coordinamento No Ombrina e del Comune di Lanciano del 22 dicembre 2015
 
Capodanno “NO Ombrina” a Piazza Plebiscito a Lanciano. 

Il 31 dicembre si festeggia una vittoria storica per l’Abruzzo e l’Adriatico.
Il Comune di Lanciano patrocina e collabora all’organizzazione dell’evento.
Il Coordinamento No Ombrina e il Comune di Lanciano invitano a partecipare al Capodanno in Piazza a Lanciano che sarà dedicato alla vittoria contro il progetto Ombrina mare.
ConcertoNoOmbrina
Si festeggerà una delle più importanti vittorie della comunità abruzzese e dei suoi amici per la difesa del territorio e del mare Adriatico. Dopo la Sangrochimica, il terzo tunnel del Gran Sasso, gli impianti di Monte Greco, la vendita dei fiumi abruzzesi alle multinazionali, l’impianto Forest a Bomba e il Centro Oli di Ortona si tratta di una pietra miliare nella storia della regione.
CapodannoNoOmbrina_loghi
Il percorso per uscire dal mondo degli idrocarburi è ancora lungo e servirà l’impegno dei cittadini nei prossimi anni ma è importante rivendicare le vittorie che dimostrano che la mobilitazione paga e che le uniche lotte che si perdono sono quelle che non si combattono.
In piazza Plebiscito dalle ore 22:00 ci sarà musica e allo scoccare delle 24:00 si festeggerà l’arrivo del 2016, che per la nostra costa e le nostre spiagge significherà un nuovo anno senza trivelle.
Lanciano, città della Resistenza, è stata anche la “capitale” della lotta contro il progetto Ombrina e ci è sembrato giusto chiudere qui un anno intensissimo.
Nella piazza che il 23 maggio 2015 ha accolto ben 60.000 persone che manifestavano contro Ombrina dopo pochi mesi si potrà festeggiare la vittoria. Grazie a questa mobilitazione l’Abruzzo ne esce con un progetto petrolifero in meno e un nuovo parco marino!
Ringraziamo da subito il Comune di Lanciano che patrocina e supporta l’evento e tutti coloro che daranno una mano nei prossimi giorni per organizzarlo nel migliore dei modi.
Vi diamo quindi appuntamento a Piazza Plebiscito per brindare insieme “ad un Abruzzo con più vino e meno petrolio!”
SEGRETERIA COORDINAMENTO NO OMBRINA 2015


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IL PRESIDENTE D'ALFONSO RASSICURA E GARANTISCE: "OMBRINA NON SI FARA' " 17 Dec 2015 3:28 PM (9 years ago)

Nelle ultime ore si erano diffuse alcune voci allarmanti sulla possibilità che ci potesse essere qualche azione di "sabotaggio" delle decisioni prese con l'emendamento governativo "anti-Ombrina".

Tali preoccupazioni riguardavano soprattutto la possibilità di uno scollamento tra il versante politico-istituzionale e quello burocratico-dirigenziale che, non correndo all'unisono nella medesima direzione, avrebbero potuto causare un cortocircuito esplosivo sotto tutti gli aspetti.

Bene, adesso possiamo invece annunciare che la partita è definitivamente chiusa in favore delle legittime rivendicazioni della Comunità Abruzzese: il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, di ritorno da Roma dove ha avuto un incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, ci ha dato la conferma e garantito che Ombrina non si farà e che non c'è alcun rischio di amare sorprese dell'ultimo minuto come ad esempio una qualche autorizzazione in extremis firmata all'interno del MISE - Ministero dello Sviluppo economico perchè la volontà del Governo Renzi è in linea con quella del popolo abruzzese.

Possiamo così aspettare in tutta tranquillità la definitiva approvazione dell'emendamento governativo all'interno della Legge di stabilità e dare presto avvio ai festeggiamenti di fine anno in piazza con i migliori auspici per un 2016 ricco di queste bellissime notizie.



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OMBRINA MARE, FINE DELLA CORSA: IL MIGLIOR NATALE PER TUTTI GLI ABRUZZESI ADESSO E' REALTA'. 13 Dec 2015 9:33 AM (9 years ago)

Scusate la piccola considerazione personale ma sto scrivendo il più bel post della mia vita:"Ombrina Mare" colpita e affondata così come tutti i suoi velenosi parenti!

Non si tratta di promesse o scenari futuri ma di un emendamento del Governo già presentato e che ripristinando il limite delle 12 miglia di fatto cancella Ombrina, Elsa e tutti i progetti non ancora definitivamente autorizzati.

E' un emendamento che andrà certo approvato nelle due Camere, ma è un emendamento ripetiamo del Governo e quindi praticamente sicuro al 99,99%.  Non vogliamo pensare nulla di diverso anche perchè si tratta evidentemente di un risultato politico concreto dovuto alla straordinaria, consapevole e irresistibile lotta democratica di un intero Popolo.

Non aggiungo altro per evitare che ci scappi la lacrimuccia e pubblico qui di seguito il comunicato-stampa diffuso da Nuovo Senso Civico.

Buon Natale a tutti.
Fm

COMUNICATO STAMPA DI NUOVO SENSO CIVICO

UN NATALE SERENO ALL'ORIZZONTE: L'AFFONDAMENTO DI "OMBRINA MARE" ADESSO È  CERTO

Da alcuni mesi siamo in contatto diretto con Giovanni Legnini nel tentativo di trovare una soluzione concreta e praticabile per scongiurare l'incubo "Ombrina Mare". Legnini, pur in un ruolo istituzionale diverso da quello precedente di parlamentare e in forme logicamente differenti dalle nostre, ha dato continuità al suo impegno nella battaglia contro la petrolizzazione dell'Abruzzo, ottenendo nell'ultimo periodo una svolta decisiva in questa direzione.
 Possiamo informare gli Abruzzesi, che aspettavano da anni questa notizia per la quale si sono mobilitati in massa, che "Ombrina Mare" e tutti gli altri progetti petroliferi sono stati colpiti e affondati: è stato presentato un emendamento del Governo in cui viene ripristinato il divieto delle attività estrattive entro le 12 miglia e quindi vengono di fatto cancellate in un colpo solo sia “Ombrina Mare” che “Elsa” e qualsiasi altro progetto ricadente entro questi limiti e non ancora definitivamente autorizzato.
Come abbiamo sempre detto fin dall’inizio la forza consapevole e irresistibile di un’opinione pubblica motivata e determinata è capace di travolgere qualsiasi ostacolo e di questo d’ora in poi dovranno tenerne conto tutte le istituzioni e le personalità pubbliche tenute a prendere decisioni in suo nome.

Per il momento non troviamo un modo migliore per trascorrere davvero un sereno Natale.

Nuovo Senso Civico
13 dicembre 2015
 

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ANCORA DISASTRI PETROLIFERI CON MORTI E DANNI INCALCOLABILI: FERMIAMO QUESTA FOLLIA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! 6 Dec 2015 9:40 AM (9 years ago)

Diffidiamo di chi ci dice "è tutto sotto controllo", "da noi non può succedere", "state tranquilli".
Noi non stiamo tranquilli per niente perchè può benissimo succedere anche qui ed è il motivo per cui QUESTA GENTE E CHI LA PROTEGGE DOBBIAMO RIMANDARLA A CASA SENZA TROPPE CORTESIE IL PRIMA POSSIBILE. Prima che faccia danni irreparabili per i quali, l'esperienza purtroppo insegna, molto difficilmente pagherà.
 
Questa la tremenda cronaca delle ultime 48 ore:
"SCENE DI GUERRA" DAL CENTRO OLI DI VIGGIANO
4 dicembre 2015: ESPLOSIONE AL CENTRO OLI DI VIGGIANO (Basilicata - "Texas d'Italia):

da "IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA":
"Un forte boato e panico  al Centro olio Val d’Agri, un corto circuito in uno scambiatore del gas ha provocato un incendio.

L’incidente si è verificato nel primo impianto denominato Monte Alpi poco prima delle 17 con il divampare delle fiamme, l’allarme e l’evacuazione di circa 200 lavoratori che operavano all’interno.

Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco- distaccamento Val D’agri e le   squadre di sicurezza.
Tanta la paura e la preoccupazione fra i residenti dell’area limitrofa all’impianto che   hanno raccontato di aver sentito «un forte boato e poi visto le fiamme sprigionarsi».  Molti di loro sono accorsi al Comune dove era in corso l’incontro urgente convocato dal primo cittadino, Amedeo Cicala proprio sulle «ripetute e continue anomalie e incidenti al Centro Oli di Viggiano»". 

E oltre i frequenti incidenti ci sono le quotidiane emissioni inquinanti, compreso il famigerato idrogeno solforato, che vanno ad incidere pesantemente sulla salute, l'economia ed il benessere di quelle povere popolazioni.
Per non parlare dei blitz dell'antimafia e delle inchieste in corso con 37 indagati tra cui alcuni dirigenti ENI per traffico illecito di rifiuti e inquinamento oltre a quelle per i malori accusati dagli operai dell'impianto.

Vi ricorda qualcosa di familiare la parola "Centro oli"? Ricordate bene, è proprio la raffineria che l'ENI ci voleva appioppare ad Ortona in un luogo meraviglioso, Contrada Feudo, tra le colline ricolme di vigneti e ulivi e il mare.
LI ABBIAMO FATTI SCAPPARE E COME POTETE VEDERE ABBIAMO FATTO MOLTO BENE.
Gli sfortunati amici della Basilicata ci avevano avvisato "Attenzione, noi eravamo come voi adesso: fate di tutto per non diventare come siamo." E' un impegno solenne che abbiamo preso anche per loro. 

LA PIATTAFORMA IN FIAMME NEL MAR CASPIO
5 dicembre 2015: ESPLOSIONE CON MORTI E DISPERSI SU PIATTAFORMA PETROLIFERA NEL MAR CASPIO

da RAINEWS:
"Trentadue lavoratori sono morti nell'incendio scoppiato sulla piattaforma offshore Guneshli nel Mar Caspio, in acque controllate dall'Azerbaigian. 42 operai sono invece stati tratti in salvo, come riferisce il capo della Commissione indipendente per la tutela dei diritti dei lavoratori del settore petrolifero in Azerbaigian, Mirvari Gakhramanly. Secondo i media di Baku le fiamme sono divampate sulla piattaforma numero 10, dove la Socar, compagnia petrolifera statale azera, produce petrolio e gas. Il vento forte e le onde hanno reso difficile il lavoro delle squadre di emergenza, ma ora le fiamme sono state finalmente spente. La Socar aveva riferito precedentemente che l'incendio era divampato questa notte dopo il danneggiamento di una condotta del gas sulla piattaforma a causa del vento."
Anche qui oltre ai frequenti incidenti devastanti per le vite umane e la salute dell'ambiente, c'è l'inquinamento quotidiano di mare, aria e terra che non si ferma mai e che contribuisce tra l'altro in maniera determinante all'alterazione del clima con le disastrose conseguenze per l'integrità del Pianeta intero che necessitano di un intervento globale energico e immediato se non vogliamo renderci complici di questa follia.
Avete visto la foto della piattaforma in fiamme nel Mar Caspio? Guardate che "Ombrina Mare" sarà così, anzi a occhio e croce anche più grande di quella. 
Il disastro è avvenuto per "il danneggiamento di una condotta a causa del vento". A causa del vento? E dovremmo stare tranquilli?!?
Oltretutto lì come a Viggiano ci sono i colossi petroliferi, l'ENI e la SOCAR, la Compagnia Petrolifera statale dell'Azerbaigian, non la RocKhopper o le minuscole compagnie straniere all'arrembaggio nei nostri mari!
Provate a dare uno sguardo alla "Guida critica a Ombrina Mare" (cliccando QUI ) e vi renderete conto di cosa stiamo parlando. Sul progetto originale è da brividi la lettura di cosa è previsto (o meglio non è previsto o del tutto ignorato) per quanto riguarda la sicurezza o i possibili/probabili incidenti.
Ma se non ci riescono i giganti come possono farlo i nani? ECCO PERCHE' DOBBIAMO FERMARLI PRIMA E NON PIANGERE DOPO, anche alla luce dell'ultimo scenario di questa tragica cronistoria:

FORTI TERREMOTI CON SCIAME SISMICO IN ADRIATICO NELLA ZONA DELLE TRIVELLAZIONI
6 dicembre 2015: TERREMOTI E SCIAME SISMICO IN ADRIATICO NELLA ZONA DELLE TRIVELLAZIONI

da 3BMeteo:
"TERREMOTO ADRIATICO: Intenso sciame sismico fino a magnitudo 4.0 Colpa delle trivellazioni per la ricerca del Petrolio? 
Un intenso sciame sismico costituito da una dozzina di eventi è stato registrato questa mattina al largo della costa adriatica dell'Abruzzo. Cinque dei terremoti sono da considerarsi forti. La scossa più energetica ha avuto una magnitudo di 4.0 gradi sulla scala Richter, due hanno raggiunto il magnitudo 3.9 una il magnitudo 3.7. Tutti gli epicentri sono stati localizzati a una settantina di chilometri dalla costa ed una profondità compresa tra 18 e 30km.

Gli eventi più forti sono stati avvertiti dalla popolazione nei comuni dell'Abruzzo più vicini alla costa come Pescara e Vasto. Da fonti non ancora confermate sembra che gli epicentri sia localizzati in una zona non molto distante dall'area in cui si stanno effettuando trivellazioni per la ricerca del petrolio. Indagini cominciate l'estate scorsa che già avevano sollevato molte perplessità e timori nella popolazione per una regione ad alto rischio sismico."

Il prof. Francesco Stoppa, ordinario di Geochimica e Vulcanologia dell'Università G.D'Annunzio di Chieti, ha illustrato in tante conferenze i grandi rischi sismici che si corrono nel Mare Adriatico anche e soprattutto nelle zone interessate dalle perforazioni. 
Lasciando perdere per il momento la discussione se siano le stesse trivellazioni a provocare le scosse (com'è assai probabile, vedi il caso olandese) PER QUALE STRAMALEDETTO MOTIVO DOVREMMO CORRERE QUESTO ULTERIORE E PESANTE RISCHIO DI DISASTRO PER TUTTI?

In conclusione e in definitiva:
FERMIAMOLI SUBITO E PER SEMPRE ALTRIMENTI NON CI PERDONEREMO MAI DI NON AVERLO FATTO QUANDO ERAVAMO IN TEMPO.
TUTTO QUELLO CHE VOGLIAMO E' SEMPLICEMENTE QUESTO: non fa male a nessuno e ne traggono beneficio tutti.

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L'ITALIA HA IL RECORD EUROPEO DI MORTI PREMATURE DA INQUINAMENTO DELL'ARIA: ECCO PERCHE' DOBBIAMO CACCIARE A MUSO DURO CHI CI VUOLE IMPORRE OMBRINA O GLI INCENERITORI 1 Dec 2015 9:50 AM (9 years ago)

Il dato scientifico sconvolgente, ma purtroppo non inaspettato, attestato dall'Agenzia Europea dell'Ambiente è questo: l'Italia, tra i 28 Paesi dell'Unione Europea, ha il record per numero di morti premature causate dall'inquinamento dell'aria. Morti premature significa decessi di bambini, giovani o comunque persone che avrebbero dovuto avere il diritto di vivere più a lungo in condizioni ambientali buone o migliori rispetto a quelle che spesso colpevolmente non vengono garantite dalle Istituzioni obbligate a questo compito.

Nel 2012 ci sono stati 84.400 italiani assassinati dalle seguenti sostanze liberate nell'aria: 59.500 dalle polveri sottili (Pm 2,5), 21.600 dal biossido di azoto (NO2) e 3.300 dall'ozono (o3) presente nei bassi strati dell'atmosfera.

Sono sostanze che peggiorano e riducono le aspettative di vita, sono sostanze che provocano gravi e mortali patologie come il cancro, le malattie respiratorie e quelle cardiache.

Sono sostanze che, insieme a molte altre ugualmente micidiali, troviamo sempre presenti nei tanti progetti che ci vogliono imporre sulla nostra pelle dagli inceneritori alle raffinerie, dai pozzi di petrolio e idrocarburi alle centrali a biomasse e biogas in genere. 

Sono sostanze, in particolare le polveri sottili, che irradiano quotidianamente dall'invadente strapotere automobilistico cui si dovrà, come a tutto il resto, porre rimedio al più presto con alternative più sane e praticabili.

Difendere il Pianeta e il benessere di tutti comincia proprio da qui, dal livello locale ed è qui che ci dobbiamo mobilitare e pretendere dai nostri rappresentanti istituzionali che svolgano al meglio il loro ruolo di garanti della salute pubblica. Non ci stancheremo mai di ripetere che il Sindaco di ogni Comune è la massima autorità sanitaria di zona ed è il primo che deve intervenire.
Ma gli effetti velenosi dell'inquinamento non riguardano solo la salute delle persone ma anche l'economia privata e le finanze pubbliche con pesanti ricadute sui costi ospedalieri e del Servizio Sanitario Nazionale, la perdita di giornate di lavoro, i danni irreversibili alle colture ed all'alimentazione in genere, il crollo del valore di edifici, immobili e terreni.

Non è più il tempo dei bei discorsetti dati in pasto alle folle mentre si fa tutto il contrario. Le folle sono diventate un popolo consapevole dei propri diritti e tra questi i principali sono il diritto a respirare un'aria pulita, a bere un'acqua non contaminata, a mangiare cibi sani, a vivere rispettando gli equilibri naturali.

Uno Stato che a tutti i livelli, dal vertice alle più piccole diramazioni locali, non riesce a garantire questi diritti preliminari non è degno di rappresentare la propria Comunità.

E' per questo che siamo tutti chiamati a vigilare, ad agire e a non delegare a chi non lo merita la difesa della cosa più preziosa che abbiamo: LA VITA.
Fm 

 
L'INCONTRO PUBBLICO DI LANCIANO CONTRO IL PROGETTO DI MEGA-INCENERITORE IN VAL DI SANGRO SI SVOLGERA' PROSSIMAMENTE: VI AGGIORNEREMO IN SEGUITO SULLA DATA PRECISA.

Per approfondire l'argomento leggi anche:

 

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SABATO 28 TUTTI IN PULLMAN AD ANCONA, ABRUZZO 24 Nov 2015 12:17 PM (9 years ago)

Nella dura battaglia anti-Ombrina e contro le devastazioni petrolchimiche l’Abruzzo è diventato un punto di riferimento nazionale per l’impegno, la tenacia e l’intelligenza nel condurre la mobilitazione popolare.

Altre Regioni hanno così preso il coraggio di affrontare le stesse questioni che stanno colpendo duramente anche loro: una di queste è le Marche dove sabato prossimo ad  Ancona si terrà la prima importante manifestazione regionale sull’argomento.

IL MOVIMENTO “NO OMBRINA – Salviamo l’Adriatico” sarà presente ma è di fondamentale importanza essere in tanti perché questa battaglia si vince qui come là come in qualsiasi altra parte solo se si forma una coscienza diffusa e maggioritaria.

Le Marche sono l'Abruzzo, come l'Abruzzo è le Marche, la Puglia, la Basilicata, la Calabria, l'Emilia Romagna, il Veneto, la Campania, la Liguria, la Sardegna, la Sicilia, il Lazio, la Toscana...

Altro che "NIMBY"! Non nel mio mare nè nel mare di nessuno PERCHE' IL MARE E' DI TUTTI, DI TUTTI QUELLI CHE LO AMANO E LO RISPETTANO, NON CERTO DEGLI SPECULATORI E DEGLI INQUINATORI E DI COLORO CHE VIGLIACCAMENTE LI PROTEGGONO. 

Da Lanciano ABBIAMO ORGANIZZATO UN PULLMAN CHE PARTIRA’ SABATO 28 NOVEMBRE ALLE ORE 12 DAL PIAZZALE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT al prezzo politico di €.12. INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE PRENOTANDO IL POSTO AL 3470543201 (Antonio) oppure mandando una mail a info@nuovosensocivico.it  .

Sii egoista, vieni a difendere te stesso, perchè le Marche sono casa tua, ovunque tu abiti.
 

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L'INCONTRO CON I PARLAMENTARI: SE SON ROSE FIORIRANNO. 22 Nov 2015 8:53 AM (9 years ago)


In molti ci chiedono un giudizio sull'incontro di ieri con i Parlamentari abruzzesi richiesto dal "Coordinamento NO OMBRINA".

All'appello hanno risposto la Senatrice Paola Pelino (FI) e i Deputati Gianluca Vacca (M5S), Gianni Melilla (SEL), Vittoria D'Incecco (PD), Gianluca Fusilli (PD) e Fabrizio Di Stefano (FI)che si sono confrontati con noi sul tema della deriva petrolifera in Abruzzo e in particolare sul progetto "Ombrina Mare".

Una prima positiva evidenza è questa partecipazione trasversale sull'asse opposizione/maggioranza di governo che ci induce ad affermare di aver raggiunto il massimo risultato politico ottenibile in questa fase ossia l'impegno da parte di tutti i presenti di praticare iniziative parlamentari comuni e condivise per contrastare prima di tutto l'emergenza "Ombrina Mare" riconosciuta come un'operazione "pilota" che trascinerebbe dietro di sè negativamente tutto il resto.

Crediamo che per la prima volta, su nostra pressante sollecitazione, si sia superato il recinto delle iniziative individuali di parte (spesso sterili nonostante le buone intenzioni) e ci si sia messi a disposizione della causa comune senza distinzioni di bandiera. Abbiamo ribadito agli esponenti politici che oggi come oggi l'unica bandiera che il popolo abruzzese vuole veder sventolare è quella "NO OMBRINA Salviamo l'Adriatico".

Dunque, al di là di altre iniziative di più ampio respiro riguardanti la modifica delle politiche energetiche del Governo, criticate da tutti i presenti anche di maggioranza, si andrà nei prossimi giorni alla presentazione di un emendamento anti-Ombrina alla legge di Stabilità attualmente in discussione alle Camere. Il testo dell'emendamento sarà preparato direttamente dal "Coordinamento NO OMBRINA" proprio per evitare qualsiasi eventuale strumentalizzazione di parte e sarà firmato da tutti i Parlamentari intervenuti che si sono impegnati a raccogliere le adesioni dei loro colleghi di partito, anche di altre regioni.

A livello comunicativo si organizzerà una conferenza stampa all'interno del Parlamento in cui a fianco di Senatori e Deputati interverrà lo stesso "Coordinamento NO OMBRINA" per spiegare le strategie in atto e gli sviluppi della vicenda.

Con l'iniziativa di ieri stiamo cercando di completare l'attivazione di tutti i fronti possibili in questa difficile lotta che necessita di un'azione combinata che da più direzioni miri all'identico obiettivo.


In tal senso è stata richiesta ai Parlamentari presenti nell'ambito dei poteri di controllo a loro riconosciuti e del dovere di trasparenza della pubblica amministrazione la verifica dell'iter procedurale seguito dal progetto Ombrina, attraverso la richiesta della documentazione relativa alle quattro società che si sono avvicendate, della documentazione relativa alle capacità tecniche e finanziarie delle stesse, della documentazione attinente alle concessioni di sospensioni e proroghe rilasciate dai funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico. È del tutto evidente che i  lati anche oscuri della vicenda devono essere indagati e messi pienamente in luce.
 

Ai Parlamentari, come anche a D'Alfonso ed alla Regione Abruzzo, così come a tutti i Sindaci ed Amministratori abruzzesi diciamo chiaramente che la nostra sincera collaborazione deve sempre intendersi come una sorta di "tregua armata" (metaforicamente parlando) perché siamo sempre vigili a monitorare e controllare ogni azione di rilevanza pubblica e non tollereremo furbate, disimpegni o manovre poco chiare.



Anche noi, come i rappresentanti politici, dobbiamo rispondere ad un'investitura popolare che vuole garantite le sue legittime aspirazioni manifestate in tutti i modi possibili.
Abbiamo preso l’impegno vincolante che non vadano in alcun modo deluse e altrettanto pretendiamo dai nostri Rappresentanti nelle Istituzioni.


FM
P.S.: nell'ottica dell'utile allargamento della lotta anti-trivelle STIAMO ORGANIZZANDO DEI PULLMAN PER PARTECIPARE NUMEROSI ALLA MANIFESTAZIONE DI ANCONA DI SABATO 28 NOVEMBRE: PRENOTA IL TUO POSTO AL TEL.347-0543201 (Antonio) oppure invia una e-mail a: info@nuovosensocivico.it

RASSEGNA STAMPA:




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DOPO D'ALFONSO CONVOCHIAMO I 21 PARLAMENTARI ELETTI IN ABRUZZO: SU OMBRINA NESSUNO HA IL DIRITTO DI TACERE (SENZA AGIRE) 17 Nov 2015 12:02 PM (9 years ago)

A fine articolo pubblichiamo la lettera inviata dal "Coordinamento NO OMBRINA" a tutti i 21 Parlamentari eletti in Abruzzo per convocarli sabato prossimo 21 novembre alle ore 15,30 presso la sede della Regione di Pescara in Viale Bovio 425.

In quell'occasione chiederemo loro l'impegno per un'azione comune parlamentare che blocchi il devastante progetto "Ombrina Mare" e contrasti lo sciagurato disegno complessivo di trasformare l'intero Abruzzo in distretto minerario e petrolchimico al pari della sfortunata Basilicata.

Con la straordinaria forza che ci dà una mobilitazione popolare mai vista nella storia nazionale su questi temi, chiediamo a Senatori e Deputati di spogliarsi per una volta almeno delle loro appartenenze di partito e della loro collocazione (al governo o all'opposizione) e di pianificare insieme un'efficace strategia istituzionale che contribuisca a cancellare per sempre  l'incubo che si sta abbattendo sul nostro futuro.

Ormai tutti abbiamo capito che "Ombrina Mare" non è un progetto come un altro ma un'operazione complessiva che stravolgerà irrimediabilmente il volto dell'Abruzzo e per questo va affrontata unitariamente.

Prima di sabato faremo finta che non ci siano stati i tanti silenzi e comportamenti ambigui che abbiamo dovuto registrare in questi mesi da parte di molti, ma dopo di allora se ci sarà di nuovo il tentativo di sfuggire alle proprie pesanti e decisive responsabilità non avremo più indulgenza e l'intera opinione pubblica saprà in maniera evidente chi avrebbe potuto agire ma no lo ha voluto fare.

Crediamo che per un politico che vive soprattutto di consenso (l'unico carburante che gli permette l'elezione, altro che il petrolio!) sia molto controproducente sottrarsi ad un confronto del genere che consentirà a tutti di illustrare la propria posizione.

Siamo sicuri che ognuno dei 21 Parlamentari investito del ruolo di tutelare le legittime aspirazioni del popolo che lo ha eletto saprà fare le giuste valutazioni e si presenterà all'incontro di sabato con la necessaria motivazione per contribuire con il suo peso alla vittoria reclamata dall'intera Comunità Abruzzese.
Fm

Segue la lettera ai 21 Parlamentari: 

Coordinamento “NO OMBRINA 2015”


Convocazione urgente dei Parlamentari sulle questioni “Ombrina Mare”/deriva petrolifera in Abruzzo per SABATO 21 NOVEMBRE ALLE ORE 15,30 presso la “Sala Blu” della Regione Abruzzo in Viale Bovio 425 a Pescara.

AI 21 PARLAMENTARI ELETTI NELLA CIRCOSCRIZIONE ABRUZZO

Antonio Castricone, Daniele Del Grosso, Andrea Colletti, Fabrizio Di Stefano, Filippo Piccone, Gianluca Vacca, Gianni Melilla, Giulio Cesare Sottanelli, Itzhak Yoram Gutgeld, Maria Amato, Paolo Tancredi, Tommaso Ginoble, Vittoria D’Incecco, Antonio Razzi, Federica Chiavaroli, Gaetano Quagliariello, Gianluca Castaldi, Paola Pelino, Rosetta Enza Blundo, Stefania Pezzopane, Gianluca Fusilli.

A seguito della massiccia mobilitazione del Popolo Abruzzese in atto ormai da anni per bloccare la deriva petrolchimica dell’Abruzzo ed alla luce dei recenti sviluppi riguardanti il progetto “Ombrina Mare” VI CONVOCHIAMO TUTTI nella giornata di SABATO 21 novembre alle ore 15,30 presso la sede della Regione di Pescara in Viale Bovio 425 PER ASSUMERE UN IMPEGNO CONCRETO PER UN’AZIONE COMUNE SOPRATTUTTO IN SEDE PARLAMENTARE AL FINE DI SCONGIURARE LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “OMBRINA MARE” e tutelare così, com’è doveroso da parte vostra, le legittime aspirazioni della Comunità che  vi ha eletto e che ha chiaramente scelto un futuro che non comprende la trasformazione della nostra Regione in distretto minerario.

Un’ingiustificata mancata partecipazione rappresenterebbe agli occhi dell’intera opinione pubblica regionale un’incomprensibile fuga dalle proprie enormi responsabilità istituzionali e di rappresentanza con inevitabili ricadute negative in termini di consenso personale e  per questo siamo sicuri che non mancherete all’appuntamento e garantirete in quella sede il massimo impegno per trovare una soluzione comune.

Cordialmente,
        il Coordinamento NO OMBRINA 2015

17 novembre 2015

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AVVISO A D'ALFONSO, LOLLI, P.D. & COMPANY: NON CI FACCIAMO PIU' ABBINDOLARE DA NESSUNO E LE UNICHE PAROLE CHE VOGLIAMO SENTIRE SONO I FATTI. 11 Nov 2015 2:00 PM (9 years ago)



Il Partito Democratico (o Matteo Renzi, ma il risultato non cambia) controlla il Governo nazionale e regionale essendo la prima e determinante formazione politica in entrambi gli ambiti. Detiene il potere.

Nella vicenda Ombrina ed in generale su tutta la questione energetica e petrolifera nazionale Matteo Renzi, al di là delle enunciazioni di circostanza, ha fatto capire chiaramente da che parte sta e non è certo la nostra. Quella al contrario in cui dice di schierarsi Luciano D’Alfonso, ma alla Conferenza dei Servizi di Roma lui non c’era a far valere tutto il suo peso rappresentativo. Impegni inderogabili e sovrastanti un appuntamento che potrebbe decretare la rovina di un’intera regione? Mah! Però il delegato Giovanni Lolli ci riferiva solerte che il Presidente “si teneva costantemente informato”. Bontà sua.

Lo stesso Lolli, nella veste di seconda carica regionale, all’uscita dalla Conferenza medesima si mostrava furibondo nei confronti dell’atteggiamento giudicato prevaricatorio e illegale di Ministero e suoi dirigenti minacciando prossime denunce penali ed annunciando in diretta televisiva una escalation della battaglia in corso con alla testa proprio la Regione Abruzzo (nel senso dell’istituzione perché il suo popolo combatte già da tempo). Per questo riusciva, compiaciuto, a raccogliere perfino qualche sporadico applauso (di incoraggiamento) dagli esausti ma altrettanto furenti manifestanti.

A distanza di due giorni tutto quell’ardore sembra essere già evaporato e le barricate appena innalzate già smobilitate.

Da Luciano D’Alfonso, sempre pronto a infilzare con lo sguardo telecamere e spettatori, nemmeno uno straccio di dichiarazione di routine. Sulla questione Ombrina già dal Consiglio Regionale del 5 novembre sembra aver perso la consueta parlantina.
Dal segretario regionale del PD, Marco Rapino, un invito ad abbassare i toni: “bisogna tornare a parlare seriamente di ambiente”. Come ad esempio ha sempre fatto il PD a Roma e in Regione portandoci fino a questo punto?
Dai Parlamentari colleghi di partito poi, il solito silenzio che se non fosse ormai troppo banale dirlo si potrebbe definire “assordante”.

Ebbene noi diamo ragione a Lolli quando parla di escalation ma allarghiamo il concetto in tutte le direzioni. Altro che abbassare i toni! Ci siamo abbassati fin troppo in passato e per questo siamo ridotti così. Adesso più che mai è l’ora di tenere la schiena dritta, di non fare sconti a nessuno e di reclamare con tutta la forza possibile ciò che ci è dovuto, ossia ascolto e rispetto.

ESCALATION LEGALE E GIUDIZIARIA: quella annunciata da Lolli e che pretendiamo sia subito innescata con a capo la Regione per stanare tutti gli eventuali bari, i corrotti e i collusi di questa brutta storia. Perché la Legge, quando non è violata, sta lì proprio a tutelare e proteggere i più deboli che non hanno altri “strumenti” per piegare a proprio favore le decisioni pubbliche.

ESCALATION DELLA MOBILITAZIONE: la lotta dovrà necessariamente intensificarsi ed ampliarsi in maniera democratica e legale certo, ma con un’ulteriore radicalizzazione perché quando vengono calpestati con arroganza i sacrosanti diritti delle Comunità alla propria autodeterminazione non ci si può aspettare una risposta soft, checchè ne dica Rapino e il suo partito.

ESCALATION POLITICO-ISTITUZIONALE: se D’Alfonso è davvero convinto e consapevole che questa non è una lotta parziale contro un singolo progetto ma un bivio senza ritorno dove si decide se svendere e portare alla rovina l’Abruzzo intero e le sue speranze oppure salvarlo e condurlo ad un giusto futuro di benessere diffuso allora deve essere pronto come ultima ratio a portare lo scontro istituzionale al massimo livello presentando le sue dimissioni a Renzi sia da Presidente della Regione che da membro del PD se a livello centrale non verranno prese subito, com’è abbondantemente nel loro potere, decisioni che cancellino definitivamente Ombrina e la deriva petrolchimica dell’Abruzzo.

DA PARTE NOSTRA, STAI “SERENO” RAPINO, NON CI SARA’ ALCUN ABBASSAMENTO DEI TONI MA STAREMO ANCORA PIU’ ATTENTI DI PRIMA A MONITORARE OGNI ATTO E DICHIARAZIONE DEI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI E DI PARTITO PER DENUNCIARNE PUBBLICAMENTE TUTTE LE INEFFICIENZE E LE AMBIGUITA’ FINO ALLA VITTORIA FINALE CHE ARRIVERA’ SICURAMENTE NONOSTANTE TUTTO E MALGRADO QUALCUNO.

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DOPO LA CIVILTA', LA VERGOGNA: IL MISE APPROVA OMBRINA MA E' UNA SPECIE DI AUTOGOL E SI APRONO SCENARI MOLTO FAVOREVOLI. 9 Nov 2015 1:35 PM (9 years ago)



Non tutto è come sembra.
 
Cercherò di spiegare il senso di una giornata che appare molto negativa e di certo vergognosa per chi ha preso determinate decisioni, ma che in realtà apre degli scenari assai interessanti e favorevoli alla causa.

Di sicuro non ci aspettavamo che il Ministero dello Sviluppo Economico potesse bocciare un progetto già incredibilmente approvato da quello dell'Ambiente e dei Beni Culturali.

Però l'ansia di giungere al finale di un copione che a tutti è apparso chiaramente già scritto e imposto dai vertici ha portato il dirigente del ministero che si è assunto questa responsabilità ad attuare atteggiamenti e decisioni di assai dubbia legittimità, regolarità e legalità tanto che lo stesso vice-Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ha parlato esplicitamente di azioni penali contro le persone che se ne sono fatte artefici. 

Gli stessi tecnici e legali intervenuti hanno evidenziato e fatto verbalizzare le gravi lacune ed omissioni messe in atto come ad esempio la mancata produzione di documenti da visionare ai fini del procedimento. La stessa decisione di non tenere in considerazione le due recenti leggi regionali vigenti in chiave anti-petrolifera, in particolare quella sull'istituzione del parco marino, è stata unanimemente considerata inaccettabile.

Insomma la sensazione è stata quella che di fronte ad una opposizione puntuale, preparata, compatta e inflessibile il ministero, probabilmente sorpreso da un comportamento del genere, ha deciso di forzare la mano chiudendo ogni spazio e andando spedito alla conclusione della conferenza dei servizi, segnando così molto probabilmente un clamoroso autogol.

Infatti adesso si aprono delle praterie sia per i ricorsi amministrativi al TAR che per le denunce penali, come dichiarato solennemente dalla Regione Abruzzo nella persona del vice-Presidente Lolli e dalle altre figure istituzionali intervenute come il Presidente della Provincia di Chieti e Sindaco di Lanciano Mario Pupillo e gli altri Sindaci presenti.

Lolli stesso si è espresso per una escalation nella lotta in difesa dell'Abruzzo dalla disfatta petrolifera e "rifiutifera" e per questo chiamiamo tutti ad una rinnovata mobilitazione. Questa escalation non deve riguardare solo l'aspetto giuridico e giudiziario ma anche quello politico e della partecipazione attiva della Cittadinanza a questa battaglia civile.

La partita con tutta evidenza non è chiusa, anzi, ed i prossimi mesi saranno decisivi. Li affronteremo con l'ottimismo delle buone ragioni e della volontà di un intero popolo che non può essere cancellata dalla firma di un grigio burocrate.

Stiamo dando a tutta la nazione ed alla classe politica e governativa una lezione di democrazia e civiltà alla quale forse non sono abituati e che anzi molto probabilmente li infastidisce perchè preferiscono le sbrigative e prepotenti scelte calate dall'alto senza discussioni come nel caso emblematico di "Ombrina Mare".

Ma questa volta sono cascati male perchè gli Abruzzesi saranno pure pastori ed anzi sono orgogliosi di esserlo ma non saranno mai più pecore e il proprio destino se lo costruiranno da soli.

E non ci sarà bulletto di turno ad impedircelo.

Fm

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UNA PAGINA MEMORABILE NELLA STORIA CIVILE ABRUZZESE: APPROVATA ALL'UNANIMITA' LA LEGGE SUL PARCO MARINO SOTTO LA VIGILE "PRESSIONE" DEL MOVIMENTO ANTI-PETROLIZZAZIONE 5 Nov 2015 2:53 PM (9 years ago)

Siamo riusciti a superare il "limite invalicabile".
So di rischiare lo scivolamento nella retorica, ma oggi a L'Aquila abbiamo scritto una pagina memorabile nella storia civile e politica di questa Regione.
Sotto la sapiente "pressione" del Movimento "NO OMBRINA" la Regione Abruzzo ha approvato all'unanimità la legge che istituisce il Parco marino nel tratto antistante i Comuni di San Vito e Rocca San Giovanni.
Certo è stato un pò come andare al ristorante e doversi apparecchiare, cucinare e lavare i piatti da soli (senza neanche incassare il conto per il servizio) ma tant'è, l'importante è il risultato raggiunto. Un risultato doppiamente positivo sia perchè l'istituzione di un Parco, ovvero di un'area protetta, tutelata e valorizzata a beneficio dell'intera Comunità, rappresenta un valore in sé e sia perchè, come detto e dimostrato tante volte, diventa un formidabile strumento in funzione anti-Ombrina e anti-petrolizzazione.
Sicuramente la battaglia non finisce qui ma aver convinto con competenza e pervicacia l'intera classe politica abruzzese ad adottare un provvedimento del genere all'unanimità significa aver condotto al meglio un'operazione esemplare di democrazia partecipativa e consapevole.
Dobbiamo salutare con la dovuta gratitudine l'impegno profuso dalla tante donne e dai tanti uomini che all'interno del movimento, ognuno in varia misura e a seconda delle proprie attitudini e possibilità, hanno permesso il raggiungimento di questo grande obiettivo che fino all'ultimo è stato intralciato da ostacoli improvvisi ed inaspettati superati brillantemente con prontezza e tenacia.

Adesso ci aspetta ancora una volta Roma, lunedì 9 novembre, con la sua Conferenza dei servizi. Ci andremo e invitiamo tutti ad unirsi a noi (per le modalità clicca QUI ) con la consapevolezza di avere in dote uno strumento aggiuntivo molto utile per contrastare la follia della deriva "petrolifera" e "rifiutifera" (l'altro grande affare di Ombrina) dell'Abruzzo.
Staremo a vedere chi avrà il coraggio di approvare senza vergogna trivellazioni e raffinazioni dentro un parco marino.
Certo sappiamo bene che all'interno di una politica nazionale fatta di schegge impazzite dove si ammette tutto e il contrario di tutto senza un progetto coerente di lungo respiro ogni cosa è possibile ma noi siamo qui proprio per rendere impossibili gli atti che danneggiano la collettività perché ci guida solo ed esclusivamente l'interesse di un futuro sano e vivibile per tutti, nessuno escluso.
Franco Mastrangelo
P.S.: la legge è stata pubblicata oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (BURA) ed entra in vigore da domani. E'la legge regionale n°38 del 6 novembre 2015. Per leggerla integralmente cliccare QUI .
Segue il comunicato del "Coordinamento NO OMBRINA":
COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO NO OMBRINA DEL 5 NOVEMBRE 2015
L'ABRUZZO HA IL SUO PRIMO PARCO MARINO REGIONALE, LA LEGGE SIA PUBBLICATA IMMEDIATAMENTE SUL BURA!
IL COORDINAMENTO NO OMBRINA: "ULTERIORE TASSELLO NELLA LOTTA CONTRO LA DERIVA PETROLIFERA NEL MARE ADRIATICO, IL MISE SE NE FACCIA UNA RAGIONE, GLI ABRUZZESI SI DIFENDERANNO' FINO IN FONDO".

Il Coordinamento No Ombrina esprime soddisfazione per l'approvazione della legge che istituisce il primo parco marino regionale abruzzese, denominato "Trabocchi del chietino e costa frentana". Il voto del Consiglio regionale, all'unanimità, è avvenuto pochi minuti fa alla presenza di alcune decine di attivisti del Coordinamento.
Non appena pubblicata sul BURA scatteranno le norme di salvaguardia transitorie che prevedono, tra l'altro, il divieto di modificare fondali ed elementi naturali all'interno del parco.
Si tratta di un ulteriore tassello della lunga lotta contro il progetto Ombrina mare, che bisognerà sostenere presso tutte le sedi e in tutte le aule avvalendosi di tutti i provvedimenti possibili. Ora è fondamentale procedere alla pubblicazione della legge sul BURA affinchè sia immediatamente operativa, prima delle decisioni del Governo sul progetto.
Il MISE dovrà tenere conto di questo ulteriore segnale della volontà della comunità abruzzese di difendere il proprio territorio e le proprie bellezze. Il 9 novembre proverà a forzare la mano lo stesso? Vedremo se gli atti che produrrà saranno in grado di resistere in tutte le sedi in cui li porteremo. Rimarrebbe l'atteggiamento fortemente anti-democratico del Governo Renzi che cerca solo di sostenere i profitti dei petrolieri.

Il ringraziamento va in primo luogo agli attivisti e ai cittadini che tenacemente hanno sostenuto questo progetto di legge, ai tecnici che hanno lavorato alla stesura, agli enti locali che hanno partecipato all'iter e, ovviamente, ai consiglieri regionali che l'hanno infine approvata.

Coordinamento No Ombrina
  

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