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La letteratura italiana al tempo della globalizzazione (Parigi, 16-18 maggio 2013) 18 Apr 2013 11:57 AM (12 years ago)

Dal 16 al 18 maggio 2013 avrà  luogo a Parigi presso l’Università  “Paris Ouest Nanterre La Dèfense” il convegno internazionale “La littèrature italienne à l’èpoque de la globalisation / La letteratura italiana al tempo della globalizzazione”.

Cite this…

Il convegno è organizzato dal Centre de Recherches Italiennes (CRIX – E.A. 369 Etudes Romanes), in collaborazione con l’EUFR LCE (Langues et Cultures Etrangères) e l’Ecole Doctorale 138 LLS (Lettres, Langues et Spectacle) dell’Università Paris Ouest Nanterre La Dèfense.

Programma

Giovedì 16 maggio 2013
13h30 Accueil des participants
Ouverture du colloque par Silvia CONTARINI (co-directrice du CRIX, Université Paris Ouest Nanterre La Défense)
14h00 Président de séance / Giuliana Pias
Michele COMETA (Università di Palermo), Weltliteratur: una nozione desueta?
Giuliana BENVENUTI (Università di Bologna), La letteratura italiana sulla scena del mondo: problemi e prospettive
Claudio MILANESI (Université Aix-Marseille), Tre teorie della letteratura mondializzata: littérature-monde, tout-monde, new italian epic
Lucia QUAQUARELLI (Université Paris Ouest Nanterre La Défense), Letteratura italiana, letteratura postcoloniale, letteratura mondiale?
Débat / Pause
16h30 Président de séance / Margherita Marras
Ilona FRIED (Elte Universitas, Budapest), Memoria e superamento del mondo bipolare: il teatro yiddish di Moni Ovadia al terzo millennio
Anna MIRABELLA (Université de Nantes), Identità e culture popolari nell’Italia globalizzata. Studio sul teatro di Saverio Laruina
Monica JANSEN (Universiteit Utrecht), Inge LANSLOTS (KU Leuven), Verso una memoria globale del G8: un percorso cinema/grafico
Débat

Venerdì 17 maggio 2013
9h15 Président de séance / Claudio Milanesi
Alberto CASADEI (Università di Pisa), La globalizzazione vista dalla borgata-Italia: Resistere non serve a niente di Walter Siti
Martine BOVO ROMEUF (Université de Bordeaux 3), Viaggio, neo-turismo e globalizzazione: riflessioni su Il canto del diavolo di Walter Siti
Laurent LOMBARD (Université dʼAvignon), Antonio Moresco: un caso di iperdeterminazione letteraria
Débat / Pause
11h30 Président de séance / Donata Meneghelli
Mark CHU (University College Cork), Non voglio morire cinese: crisi e conflitto ne La seconda mezzanotte di Antonio Scurati
Claudio PANELLA (Università di Torino), Crisi globale e ritorno al reale: dismissioni e spaesamenti nella letteratura italiana degli anni 2000
Débat / Déjeuner
14h00 Président de séance / Lucia Quaquarelli
Margherita MARRAS (Université dʼAvignon), Donne, scrittura e globalizzazione
Stephanie LAPORTE (Université Paris Ouest Nanterre La Défense), Voci frantumate di un mondo globale: il frammento nella narrativa italiana contemporanea
Manuela SPINELLI (Université Paris Ouest Nanterre La Défense), Frammenti di identità e di umanità. Lʼindividuo nella città globale
Débat / Pause
16h00 Président de séance / Luca Somigli
Ugo FRACASSA (Università Roma 3), Globalizzazione all’indice: modelli macrotestuali nella narrativa dell’Italia multiculturale
Silvia ROSS (University College Cork), Globalizzazione e alterità: i cinesi di Eduardo Nesi
Hanna SERKOWSKA (Uniwersytet Warszawski), Le anomalie del mondo globale nelle opere del triestino Mauro Covacich
Débat

Sabato 18 maggio 2013
9h15 Président de séance / Monica Jansen
Davide LUGLIO (Université Paris-Sorbonne), Una letteratura senza villaggio: la questione della “espressività” nella letteratura italiana al tempo della globalizzazione
Nicolas BONNET (Université de Bourgogne), Dall’oggetto all’evento. Riflessioni sulle teorie estetiche nell’era della globalizzazione
Débat / Pause
10h30 Président de séance / Christophe Mileschi
Donata MENEGHELLI (Università di Bologna), Letteratura mondiale e categorie storiche: Modernismo/Modernismi e il caso italiano
Luca SOMIGLI (University of Toronto), Modernismo italiano e modernismo globale. Appunti per un dibattito in progress
Débat / Pause
12h00-13h00 TABLE RONDE de clôture
animée par Giuliana Benvenuti, Alberto Casadei, Michele Cometa, Silvia Contarini, Christophe Mileschi, avec tous les intervenants au colloque.

LA LITTÉRATURE ITALIENNE À LʼÉPOQUE DE LA GLOBALISATION
16-18 MAI 2013 / BÂTIMENT B / SALLE DES CONFÉRENCES
PROJET SCIENTIFIQUE ET ORGANISATION
Silvia Contarini, Giuliana Pias, Lucia Quaquarelli
COMITÉ SCIENTIFIQUE INTERNATIONAL
Luca Somigli (Toronto), Donata Meneghelli (Bologna), Monica Jansen (Utrecht), Margherita Marras (Avignon), Giuliana Benvenuti (Bologna), Claudio Milanesi (Aix-Marseille)
UNIVERSITÉ PARIS OUEST NANTERRE LA DÉFENSE
200 AVENUE DE LA RÉPUBLIQUE, 92001 NANTERRE
RER / Ligne A (St-Germain-en-Laye) : Nanterre Université
SNCF / gare Saint Lazare : Nanterre Université
VOITURE / bld circulaire de la Défense, dir. Nanterre (1ère sortie), droite, sortie Nanterre Université

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99 sonetti di G.G. Belli tradotti dal romanesco allo spagnolo 18 Apr 2013 11:32 AM (12 years ago)

Martedì 7 maggio 2013 alle ore 18.00, presso l’Accademia Reale di Spagna a Roma (P.zza San Pietro in Montorio, 3), presentazione della traduzione dal romanesco allo spagnolo di 99 sonetti romaneschi di G.G Belli, a cura di Luigi Giuliani.

Cite this…

È merito di Rafael Alberti l’introduzione di Giuseppe Gioachino Belli nella cultura spagnola: risale al tempo del suo esilio nella Città eterna l’incontro col poeta romano, al quale si ispirò per i 10 sonetti in “stile belliano” da lui composti, poi confluiti nella raccolta Roma, peligro para caminantes (1968).

2013-05-07_roma_belli.PNG

Partendo da tale precedente Luigi Giuliani, romano di nascita ma residente da oltre 20 anni in Spagna - dove insegna all’Università di Extremadura - affronta oggi la sfida di tradurre Belli in spagnolo.

Ricorrendo il 150esimo anniversario della morte di Belli (1791-1863), la presentazione dei 99 sonetos romanescos di cui Giuliani ha curato la versione spagnola per la casa ed. Hiperiòn, è un’occasione per illustrare un nuovo capitolo della fortuna europea del più grande scrittore in dialetto romanesco

Fonte: REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

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Francesco Algarotti (1712-1764) nel terzo centenario della nascita 26 Nov 2012 5:28 AM (12 years ago)

Nei giorni 11 - 12 dicembre 2012 a Venezia nella sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti (Palazzo Loredan) avrà luogo il convegno dedicato a Francesco Algarotti.

Cite this…

Il convegno, con la partecipazione di studiosi e specialisti di varie discipline storiche e letterarie, intende approfondire, nella ricorrenza centenaria, una riflessione su una delle personalità più significative del Settecento veneziano, che seppe, grazie alla molteplicità degli interessi e alla vastità delle conoscenze sia in campo umanistico che scientifico, allacciare una fitta rete di relazioni con i più diversi ambienti della cultura europea.
In particolare, le giornate di studio promosse dall’Istituto cercheranno di approfondire anzitutto gli aspetti riguardanti la formazione culturale del patrizio veneto, i suoi carteggi più significativi, i contatti con la corte di San Pietroburgo, i rapporti con l’ambiente scientifico inglese e in  particolare con Newton e altri aspetti riguardanti il suo contributo alle conoscenze artistiche, letterarie e scientifiche del Settecento.

PROGRAMMA
Martedì 11 dicembre 2012
Ore 11.00

Apertura del convegno
Gian Antonio DANIELI, Presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Manlio PASTORE STOCCHI, Vicepresidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
La divulgazione scientifica nella letteratura  del Settecento

Ore 14.30
Ursula Pia JAUCH, Universität Zürich
Eros, Europa, enigma. Annotazioni filosofiche sull’estetica di avanguardia di Francesco Algarotti

Enrico MATTIODA, Università degli studi di Torino
Francesco Algarotti: un’idea di letteratura

Anna Laura BELLINA, Università degli studi di Padova
Algarotti e il dibattito sull’opera in musica

Giandomenico ROMANELLI, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Gli Algarotti, i Selva, i Corniani: scienza, arte e collezioni

Giuseppe GULLINO, Università degli studi di Padova; Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
La famiglia di Francesco, le risorse patrimoniali, i rapporti con il patriziato

ore 18.30
Palazzo Franchetti - sala del Portego
CONCERTO in occasione del convegno di studi nel terzo centenario della nascita di Francesco Algarotti (1712-1764)

Federica LOTTI, flauto
Caterina STOCCHI, flauto
Francesco DALLA LIBERA, violoncello
Silvio CELEGHIN, clavicembalo

PROGRAMMA
Federico il Grande (1712-1786) - Johann Joachim Quantz (1697-1773)
dal “Das Flötenbuch Friedrichs des Grossen “- 7 Esercizi giornalieri per flauto
Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)
Sonata in la minore Wq. 132 per il flauto traverso senza Basso:
Poco Adagio - Allegro - Allegro
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Sonata in mi minore BWV 1034:
Adagio ma non tanto - Allegro - Andante - Allegro
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Sonata sopr’il Soggetto Reale de “L’Offerta Musicale” BWV 1079:
Largo - Allegro - Andante - Allegro

Mercoledì 12 dicembre 2012
Ore 9.30

Piero DEL NEGRO, Università degli studi di Padova; Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Le ‘Lettere militari’ di Francesco Algarotti 

Franco GIUDICE, Università degli studi di Bergamo
Algarotti e Newton: il dibattito in Italia

Ore 11.30
Cesare DE MICHELIS, Università degli studi di Padova
Presenze della cultura del primo Settecento veneziano nelle idee di Francesco Algarotti
Gilberto PIZZAMIGLIO, Università Ca’ Foscari di Venezia; Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Algarotti a Venezia nel triennio 1753-1756

Ore 14.30
William SPAGGIARI, Università degli studi di Milano
Il “Giornale del viaggio da Londra a Petersbourg”

Mikhail TALALAY, Accademia Russa delle Scienze, Mosca
La ricezione delle opere algarottiane in Russia

Antonio FRANCESCHETTI, University of Toronto
La fortuna di Francesco Algarotti nel tardo Settecento e nell’Ottocento

Chiusura del convegno

Comitato scientifico organizzatore
Manlio Pastore Stocchi
Vicepresidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Cesare De Michelis
Università degli studi di Padova

Marc Fumaroli
Collège de France

Paolo Galluzzi
Università degli studi di Firenze
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Istituto e Museo di Storia della Scienza

Giuseppe Gullino
Università degli studi di Padova
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Sabine Meine
Centro Tedesco di Studi Veneziani

Giuseppe Pavanello
Università degli studi di Trieste
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Fondazione Giorgio Cini

Gilberto Pizzamiglio
Università Ca’ Foscari di Venezia
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Giandomenico Romanelli
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Si ringrazia il Centro Tedesco di Studi Veneziani per la collaborazione

Fonte: sito web dell’Istituto Veneto (ringraziamo Anna Zemella)

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«Sui flutti color dell’inchiostro»: le avventure linguistiche di Emilio Salgari 20 Mar 2012 10:13 AM (13 years ago)

Lunedì 26 e martedì 27 marzo 2012 a Pavia avrà luogo il convegno di studi «Sui flutti color dell’inchiostro»: le avventure linguistiche di Emilio Salgari, organizzato dal Collegio Universitario S. Caterina e dal Dipartimento studi umanistici dell’Università degli Studi di Pavia.

Cite this…

L’evento (che si terrà presso la Sala Conferenze del Collegio S. Caterina in via S. Martino 17) vuole portare l’attenzione su Emilio Salgari, in occasione anche dei 150 anni dalla nascita, entrando nella sua officina dalla porta della lingua e dello stile per scoprire i segreti di uno scrittore che tanta fortuna ha avuto nel Novecento. Autore di romanzi che hanno esplorato regioni lontane, sulle gambe di personaggi indimenticabili (Il Corsaro Nero, Sandokan per citare i più famosi), Salgari ha saputo parlare fin dalle sue prime uscite al grande pubblico, soprattutto (ma non solo) ai giovani e ai giovanissimi, spesso in alternativa ai modelli suggeriti o imposti dalla scuola. Lettura giovanile e, come tale “di tutti” (o di molti), Salgari è divenuto così naturalmente modello per gli scrittori che hanno voluto raccontare l’avventura. La grande diffusione e il successo dei suoi libri sembrano contrastare con le scelte linguistiche, che appaiono attardate sui modelli dell’appendice dell’Ottocento, ancora in parte legate a un lessico spesso attinto a modelli della poesia più che della prosa. Era forse questa la soluzione vincente, la ricetta che ha permesso allo scrittore di raggiungere un pubblico abituato ormai a leggere i giornali, la cui lingua si rivelava ancora sostanzialmente condizionata dai modelli letterari del secolo precedente. Al centro della due giorni sarà perciò la polivalente figura di un autore che ha costruito un altrove (geografico, e perciò anche linguistico) e lo ha voluto condividere con un pubblico vasto, pronto come lui a viaggiare con la fantasia e a lasciarsi portare dai “flutti color dell’inchiostro”, attraverso una narrazione punteggiata di parole antiche e di termini rubati ad altri mondi.

Il convegno sarà moderato da Carla Riccardi (Università di Pavia). Interverranno: Francesco Sabatini (Università di Roma Tre), Lorenzo Coveri (Università di Genova), Anna Modena (Università di Pavia), Walter Fochesato (Studioso di storia dell’illustrazione, coordinatore redazionale del mensile Andersen), Mirko Volpi (Università di Pavia), Nuccio Lodato (Università di Pavia), Mino Milani (giornalista e scrittore), Gianfranca Lavezzi (Università di Pavia), Alberto Brambilla (Università di Verona), Claudio Marazzini (Università del Piemonte Orientale), Felice Pozzo (critico e saggista), Federico Francucci (Università di Pavia), Giuseppe Polimeni (Università di Pavia) e Padre Piero Gheddo (missionario).

La partecipazione al convegno è aperta al pubblico ad ingresso libero.

Programma

26 marzo 2012, dalle ore 15.00

Saluto delle Autorità. Presiede Carla Riccardi

  1. Francesco Sabatini, “Emilio Salgari e il nuovo italiano”
  2. Anna Modena, “I pirati di carta: Salgari e gli editori”
  3. Lorenzo Coveri, “L’onomastica del ciclo della giungla”
  4. Walter Fochesato, “Disegnare il suono del ramsinga. Salgari e i suoi illustratori”
  5. Mirko Volpi, “Da La tigre della Malesia a Le tigri di Mompracen: la lingua del primo Sandokan tra appendici e volume”

Ore 18.30 “Pellicole e liane. Assaggio di film dai racconti di Salgari” a cura di Cristina Savelli. Introduce Nuccio Lodato

27 marzo 2012, dalle ore 9

  1. Mino Milani, “Scrivere con Salgari”
  2. Gianfranca Lavezzi, “Nella giungla del Duemila”
  3. Alberto Brambilla, “Sport e lingua in Una sfida al Polo (1909)”
  4. Claudio Marazzini, Felice Pozzo, “Manomissioni salgariane”
  5. Federico Francucci, “I nipotini di Salgari”
  6. Giuseppe Polimeni, ‘”«L’illusione deve essere perfetta» elegia e commedia del Corsaro nero”
  7. Testimonianza: Piero Gheddo, Missionario Pime di Milano, “Un viaggio a Labuan e Mompracen”

Fonte: Collegio Universitario Santa Caterina

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Foscolo critico: proposta di contributi 5 Feb 2012 2:42 AM (13 years ago)

Riceviamo dal Prof. Paolo Borsa e volentieri divulghiamo la proposta di contributi per il seminario internazionale dedicato a Foscolo critico che avrà luogo a Gargnano del Garda nel prossimo settembre 2012.

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Dipartimento di Filologia moderna, Università degli Studi di Milano
XV Seminario internazionale di Letteratura italiana «Gennaro Barbarisi»
Gargnano del Garda, 26-29 settembre 2012
Titolo del Seminario: Foscolo critico

Il Dipartimento di Filologia moderna dell’Università degli Studi di Milano organizza il XV Seminario internazionale di Letteratura italiana «Gennaro Barbarisi». Il Seminario si terrà nella consueta cornice di Palazzo Feltrinelli, a Gargnano del Garda (BS), dal 26 al 29 settembre del 2012 e avrà come tema Foscolo critico. Il Seminario si propone di approfondire lo studio dell’attività critica di Ugo Foscolo, con particolare attenzione agli scritti linguistici, letterari, storici e politici e all’attività traduttoria.

Le proposte dovranno pervenire sotto forma di abstract (5000 caratteri max) entro il 15 maggio 2012.
Si prega di inviare il file contenente l’abstract (in formato txt, doc, docx, rtf, odt o pdf) all’indirizzo di posta elettronica proposals_seminari.barbarisi@unimi.it.

Gli abstracts saranno valutati dal Comitato organizzatore e dal Comitato scientifico, che selezioneranno gli interventi da inserire nel programma del Seminario. Gli autori degli interventi selezionati riceveranno debita comunicazione entro la fine di maggio 2012.
La lingua ufficiale del Seminario è l’italiano, ma potranno essere presentati abstract e interventi anche in lingua inglese e in lingua francese. Siete invitati a diffondere la notizia tra i colleghi interessati.

Ai relatori selezionati tramite il call for papers saranno garantiti vitto e alloggio nelle strutture universitarie di Palazzo Feltrinelli, ma non il rimborso delle spese di viaggio.

___________________________

Department of Modern Philology, University of Milan
15th International Seminar of Italian Literature «Gennaro Barbarisi»
Gargnano del Garda, September 27-29, 2012
Theme of the Seminar: Foscolo critico

The Department of Modern Philology of the University of Milan announces its 15th International Seminar of Italian Literature «Gennaro Barbarisi» to be held at Gargnano del Garda (Palazzo Feltrinelli, Università degli Studi di Milano) on September 27-29, 2012.
The theme of the Seminar is Foscolo critico. The Seminar aims to study Ugo Foscolo’s linguistic, literary, historical and political criticism and his work as a translator.

The deadline for submission of proposals is May 15, 2012. Any proposals for papers (encoded into a txt, doc, docx, rtf, odt or pdf format) should not exceed 5000 characters. The file may be sent by e-mail to the address proposals_seminari.barbarisi@unimi.it.
All proposals will be evaluated and selected by the Organizing Committee and the Scientific Committee. The authors of the selected proposals will be contacted by the end of May, 2012. Italian is the official language of the Seminar, but proposals and papers may be presented also in English and French.
Please share this announcement with interested colleagues.

Board and lodging at the conference will be provided to all speakers by the organizers, but travel costs will not be reimbursed.

Comitato organizzatore / Organizing Committee
Prof. Claudia Berra
Prof. Paolo Borsa
Prof. Giovanna Rosa

Comitato scientifico / Scientific Committee
Prof. Alberto Cadioli (Università di Milano)
Prof. Giuseppe Nicoletti (Università di Firenze)
Prof. Matteo Palumbo (Università di Napoli)
Prof. William Spaggiari (Università di Milano)

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Lo spettacolo delle parole: in memoria di Sergio Raffaelli 8 May 2011 7:09 AM (14 years ago)

Riceviamo e volentieri contribuiamo a divulgare il seguente avviso:

A distanza di dieci mesi dalla scomparsa di Sergio Raffaelli, si segnala la prossima uscita del volume commemorativo “Lo spettacolo delle parole” (Roma, SER), che comprende numerosi interventi di argomento storico-linguistico e cinematografico scritti da 44 colleghi per complessive 700 pagine circa. Sarà possibile prenotare il volume aderendo alla Tabula gratulatoria, fino al 31 maggio prossimo, al prezzo ridotto di 39,00 euro.

Le modalità di versamento sono tramite c/c postale n° 16423006 intestato a: Società Editrice Romana, o bonifico bancario: IBAN IT 93 O 07601 03200 000016423006 – BIC BPPIITRRXXX. Occorrerà indicare il proprio nome o quello dell’Ente che s’intende iscrivere alla Tabula, con la città di appartenenza e la segnalazione “Tabula Gratulatoria Ricordo Raffaelli”, e specificare l’indirizzo al quale si intende ricevere il volume.

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Larissa Georgievna Stepanova: un’italianista a Pietroburgo 22 Jul 2010 12:29 PM (15 years ago)

Un anno fa moriva a San Pietroburgo l’italianista russa Larissa Georgievna Stepanova. Abbiamo chiesto al prof. Stefano Garzonio di ricordarla.

Cite this…

Larissa Stepanova, stimatissima italianista e traduttrice, è ben nota in Italia per i suoi contributi scientifici e l’assidua opera di diffusione della nostra cultura letteraria e linguistica in Russia.

Dottore in italianistica presso l’Istituto di Studi Linguistici dell’Accademia delle Scienze Russa di San Pietroburgo, Larissa Stepanova, è autrice di importanti lavori sulla storia della lingua italiana, sulla terminologia linguistica dantesca e la sua fortuna nel Rinascimento, su Bembo editore e commentatore di Petrarca, sul trattato di Vincenzio Borghini Se la diversità della lingua greca è la medesma come la italiana. Di grande rilievo il volume Il pensiero linguistico italiano dei secoli XIV-XVI: da Dante al tardo Rinascimento (San Pietroburgo 2000), che ha avuto vasta eco nell’ambito degli addetti ai lavori.

Nel corso di vari decenni l’italianista pietroburghese ha intrattenuto rapporti di studio con numerose istituzioni universitarie e di ricerca italiane, tra cui l’Accademia della Crusca, e ha collaborato con molti studiosi italiani, sia nel campo dell’italianistica, sia nell’ambito degli studi comparati russo-italiani, come mostrano i suoi saggi, spesso legati alla fruttuosa sinergia con il marito, Georgij Levinton, noto specialista di folclore e poesia russa del Novecento. In questa prospettiva è da sottolineare la disamina della lettura di Dante offerta da Osip Mandel’štam nella celebre Conversazione su Dante.

Assai consistente anche la pluriennale attività di ricerca della Stepanova negli archivi russi e italiani (ultimamente l’archivio “Benedetto Croce” di Napoli), come mostra il recentissimo volume Leggere la grammatica: Le postille inedite al trattato di Pietro Bembo “Prose della volgar lingua” (1526, lib. III), uscito a Pietroburgo nel 2005, che ha ottenuto nel 2006 due importanti riconoscimenti internazionali: il premio “Efim Etkind” in Russia e il premio “Ennio Flaiano” in Italia.

Tra le molte traduzioni di scrittori italiani da segnalare la versione di Sostiene Pereira, presentata a Pisa anni addietro con l’intervento dello stesso Antonio Tabucchi. Accanto a tutto ciò mi sia permesso di ricordare, adesso con grande rimpianto, la leggerezza e la profondità intellettuale di Larissa Stepanova, la sua grande acutezza nella lettura linguistica e concettuale del testo letterario, la sua appassionata “militanza” letteraria, che nel corso di decenni ha permesso a molti italiani, addetti ai lavori o semplici amanti delle lettere, di accostarsi alla letteratura russa, specie alla poesia pietroburghese, in una prospettiva pienamente consapevole dello stretto legame spirituale che lega cultura russa a cultura italiana.

Sempre in quest’ottica è importante rammentare che Larissa Stepanova collaborò con Iosif Brodskij all’ideazione dell’Accademia Russa di Roma, istituzione che, sostenuta dal “Joseph Brodsky Memorial Fellowship Fund” , ha permesso dal 1996 a oggi a poeti e artisti russi di trascorrere un fertile periodo di studio e creazione nella città eterna.

Stefano Garzonio

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L’italiano all’estero: strategie di promozione e tutela 30 Apr 2010 7:05 AM (15 years ago)

Giovedì 6 maggio 2010 si terrà a Roma (nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini) il convegno “L’italiano all’estero: strategie di promozione e tutela”, organizzato dalla Società Dante Alighieri e dai Parlamentari eletti nella circoscrizione estero.

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Nel corso del convegno saranno rese note le risultanze dell’indagine svolta dall’Istituto Piepoli sulla percezione degli italiani circa le strategie di promozione e tutela della lingua italiana nel mondo.

Programma

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Marino Piazzolla nel centenario della nascita 28 Apr 2010 10:43 PM (15 years ago)

Mercoledì 12 maggio 2010, alle ore 16.00, presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma (Viale Castro Pretorio 105) la Fondazione Marino Piazzolla organizza la giornata di studio “Un flâner a Roma: Marino Piazzolla nel centenario della nascita”.

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Programma

Marco Palladini interpreta brani di Hudèmata.

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Fortuna labilis, studia perennia: 100 anni di italianistica a Bucarest 19 Nov 2009 9:21 AM (15 years ago)

Il 20-21 novembre 2009, in occasione del centenario dell’istituzione della cattedra di Letteratura Italiana dell’Università di Bucarest tenuta per la prima volta dal filologo e linguista italiano Ramiro Ortiz, avrà luogo il convegno internazionale di italianistica “Fortuna labilis, studia perennia”.

Cite this…

Programma

20 novembre 2009
AULA MAGNA dell’Università di Bucarest –
Facoltà di Diritto – Bd. M. Kogalniceanu no. 36 – 46

Ore 10,00 - CERIMONIA DI APERTURA DEL CENTENARIO

Intervengono:

Discorso inaugurale: Prof. Dr. Doina Derer, Cento anni di italianistica a Bucarest

Cerimonia di premiazione del Concorso studentesco di traduzione e di saggistica in onore del Centenario del Dipartimento di Italianistica

Ore 15.00
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere – via Edgar Quinet no. 5-7
Presentazione della mostra dei libri del Dipartimento

Ore 15.30
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere – via Edgar Quinet no. 5-7
Convegno internazionale “FORTUNA LABILIS, STUDIA PERENNIA. All´insegna di Ramiro Ortiz: insegnamento e ricerca nell’italianistica di ieri e di oggi”

Aula MAIORESCU
Sezione: LETTERATURA
Presidente: Nuccio ORDINE – Università della Calabria

Aula 313
Sezione: RELAZIONI CULTURALI

Presidente: Marco CUGNO – Università degli Studi di Torino

Ore 18.00
Istituto Italiano di Cultura “Vito Grasso” – Aleea Alexandru no. 41
Tragedie in due battute, di Achille Campanile. Spettacolo teatrale degli studenti
Coordinamento Prof. Dr. Roxana Utale

21 novembre
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere – via Edgar Quinet no. 5-7

Ore 9.00
Aula 313
Sezione: LETTERATURA

Presidente: Hanna SERKOWSKA – Università di Varsavia

Aula 310
Sezione: LINGUISTICA

Presidente: Bruno MAZZONI – Università degli Studi di Pisa

Aula 307
Sezione: STORIA DELL’ITALIANISTICA ROMENA (Sessione FAÇON)

Presidente: Stefan DAMIAN – Università Babes-Bolyai di Cluj

Aula MAIORESCU
Sezione: DIDATTICA E PEDAGOGIA

Presidente: Mariana SANDULESCU – Accademia di Studi Economici di Bucarest

Ore 11.00

Aula 313
Sezione: LETTERATURA

Presidente: Roxana UTALE – Università di Bucarest

Aula 311
Sezione: LETTERATURA

Presidente: Hanibal STANCIULESCU – Università di Bucarest

Aula 310
Sezione: LINGUISTICA

Presidente: Francesco SABATINI – Presidente onorario dell’Accademia della Crusca

Aula 307
Sezione: STORIA DELL’ITALIANISTICA ROMENA

Presidente: Smaranda ELIAN – Università di Bucarest

Aula 312
Sezione: RELAZIONI CULTURALI

Presidente: Francesco GUIDA – Università degli Studi Roma 3

Ore 15.00

Aula 313
Sezione: LETTERATURA

Presidente: Luminita BEIU-PALADI – Università di Stoccolma

Aula 311
Sezione: LETTERATURA

Presidente: Luigi TASSONI – Università di Pécs

Aula 310
Sezione: LINGUISTICA

Presidente: Roman SOSNOWSKI – Università Jagellonica di Cracovia

Aula 307
Sezione: STORIA DELL’ITALIANISTICA ROMENA
(Sessione ORTIZ)

Presidente: Doina DERER – Università di Bucarest

Aula 312
Sezione: DIDATTICA E PEDAGOGIA

Presidente: Alfredo LUZI – Università degli Studi di Macerata

Ore 17.00
Aula 312
Sezione: LETTERATURA

Presidente: Helga TEPPERBERG – Università Babes-Bolyai di Cluj

Aula 313
Sezione: LINGUISTICA

Presidente: Oana SALISTEANU – Università di Bucarest

Aula 307
Sezione: TRADUTTOLOGIA

Presidente: Eleonora CARCALEANU – Università “Al. I. Cuza” di Iasi

Fonte: Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

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Centro Internazione di Studi sulla Civiltà Italiana 15 Nov 2009 7:49 AM (15 years ago)

Si è costituito a Venezia il Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana intitolato a Vittore Branca, che “si propone come luogo di studio e di incontro per giovani ricercatori e studiosi affermati, interessati allo studio della civiltà italiana (e in special modo veneta), con un orientamento interdisciplinare”.

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Il Centro ha sede presso la Fondazione Cini, nell’Isola di San Giorgio Maggiore, e offre una struttura residenziale garantendo un soggiorno di studio nel capoluogo veneto, anche per periodi prolungati, a condizioni economicamente sostenibili.

L’accesso al Centro e ai suoi servizi avviene a seguito di esplicita richiesta subordinata ad ammissione. Sono disponibili 12 borse di studio per la partecipazione di giovani studiosi per un periodo di sei mesi compreso tra giugno 2010 e maggio 2011.

Per ulteriori informazioni consultare il sito della Fondazione Cini.

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La Letteratura degli italiani dell’Adriatico Orientale 31 Jul 2009 6:43 AM (16 years ago)

Nel mio libro Ginnastica d’epoca fredda (Edizioni Historica, Cesena 2009), ho affrontato uno spazio storico-geografico della nostra Letteratura che probabilmente molti italiani non conoscono adeguatamente: la Letteratura prodotta, fra il secolo XIII e il XX, dagli scrittori italiani d’Istria, Quarnaro e Dalmazia.

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Il volume comprende l’eponimo racconto (sempre mio), ambientato nel goriziano sloveno ma riguardante un italiano istriano, e tale racconto di fantasia era seguito da ben due appendici (una mia, quella di cui parliamo, ed una, storica, di Gianclaudio de Angelini), oltre ad una mia nota critica al racconto e ad una postfazione al racconto stesso (a cura di Gianfranco Franchi).

Ho pensato di illustrare ai lettori di Italianisticaonline il contenuto dell’appendice da me scritta, intitolata La Letteratura degli italiani d’Istria, Quarnaro e Dalmazia – un breve sguardo. Vi propongo inoltre una mia ipotesi, che reputo estremamente verosimile, giuntami in cuore mentre esaminavo i testi: la mole di opere (di un certo livello, dico) scritte dai nostri connazionali autoctoni di quelle Regioni è tale da esser confrontabile, forse, solo con la Sicilia, la Toscana o la Lombardia!

L’italiano, in quanto lingua franca o meglio lingua veicolare dell’intero Mare Adriatico, è stato infatti il protagonista anche e forse innanzitutto delle Lettere scaturite, dal Basso Medioevo al Novecento, soprattutto dalle coste, le penisole e le isole che frastagliano le sue sponde d’Oriente, partendo da Muggia fino a giungere quanto meno al ragusano (Ragusa di Dalmazia è il nome italiano corrispondente a quello croato di Dubrovnik: anche in inglese il toponimo resta appunto Ragusa).

Ciò starebbe a dire (vi chiederete ora) che quelle Regioni siano state, per almeno mezzo millennio, essenzialmente delle Regioni italiane uguali alle altre peninsulari – il Piemonte, l’Umbria, la Campania… – almeno per quanto riguardava la maggioranza delle opere letterarie che vi venivano scritte? Sí, confermo, ma con la non minima differenza che Istria, Quarnaro e Dalmazia, contrariamente alle altre Regioni italiane, hanno anche avuto sempre (a partire dai secc. VI-VII d.C.) una altrettanto stabile e territorialmente diffusa presenza di popolazioni slave (sloveni e croati, diciamo giustamente ora: illirici e/o genericamente schiavi, come si diceva in Italia nel Medioevo).

Insomma, riassumendo l’epoca che va dal XIII a parte del XX secolo, la metà circa di quelle Regioni era italiana: parlava l’italiano, l’istroveneto o il veneziano e/o loro derivazioni e scriveva in volgare o in latino, poco nelle lingue neoslave e qualcosa in dialetto, le cui influenze grafiche e lessicali però spesso si facevano sentire anche sull’italiano. L’altra metà era neoslava: parlava e/o scriveva in dialetti come il ciacavo o lo stocavo e/o scriveva in un croato o in uno sloveno paragonabili al nostro volgare.

Gli italiani vivevano soprattutto lungo le coste, nei centri urbani piú popolosi, mentre i neoslavi nell’entroterra. Gli italiani costituivano la maggioranza dell’aristocrazia e dei proprietari terrieri, dell’alta e media borghesia; i croati e gli sloveni, in genere, invece appartenevano ai ceti medio-bassi: erano agricoltori, pastori, pescatori, artigiani, piccoli commercianti (questo fatte salve delle eccezioni, numerose in alcuni luoghi, come Ragusa).

Si creò dunque, nell’epoca di cui trattiamo, la Grande Spaccatura, dalla quale solo i benestanti e i chierici potevano allegoricamente avere della prole scritta: la spaccatura fra gli alfabetizzati e gli analfabeti. Le fusioni interetniche, invece, parlando di sangue, sono testimoniate sin da epoche remote, nonostante una certa ritrosia dei ceti alti italiani ad accettare unioni con slavi privi di titoli nobiliari o di capitale. Riguardo ai testi scritti della nostra area, va comunque rilevato quanto segue:

  1. Le lingue italiana e neoslave si formavano parallelamente, dal sec. XIII in avanti, entrambe attingendo a precedenti testi, rispettivamente protoslavi e protoitaliani; ma mentre gli italiani, nel crearsi faticosamente una lingua comune, facevano riferimento anche e soprattutto al latino, oltre che alle parlate locali neolatine (qui soprattutto il veneziano e l’istroveneto), gli slavi attingevano alle proprie parlate locali e a quelle provenienti dall’entroterra (dove di italiani non ce n’erano) ed anche, in misura minore, al volgare italiano della Penisola Italiana, già allora piuttosto noto nell’intero Mediterraneo – e nell’Adriatico ancor piú per via della potenza politico-economico-militare veneziana. Infatti sono molte le contaminazioni romanze dei testi slavi medievali dell’area e sporadiche, seppur presenti, quelle slave nei testi in volgare italiano delle medesime zone.
  2. Il latino si affiancava, in quanto lingua franca o meglio direi gergale delle persone colte, all’italiano-veneto della burocrazia veneziana. Chi sapeva scrivere, insomma, ed aveva degli interessi specificamente letterari, scriveva anche in latino, qualunque fosse la sua etnia d’appartenenza. Solo in certi casi, dunque, anche se questi rappresentano la maggioranza assoluta, possiamo esser certi della effettiva e profonda, praticata quotidianamente appartenenza etnica di alcuni autori – al di là dei loro estremi anagrafici, poiché, anche se di rado, ad un nome e un cognome pienamente italiani poteva corrispondere uno scrittore di madre lingua slava e viceversa. Queste sono terre di mescolanze ed ibridazioni, di famiglie che discorrono in tre lingue a pranzo, di minoranze antichissime rumene e bulgare, di contaminazioni frequentissime ed abituali – ovviamente, non è che un italiano rifiutasse di far lucrosi affari con un croato solo per questioni di lingua e viceversa: e se uno dei due contraenti di un accordo orale non sapeva la lingua dell’altro si creavano delle commistioni linguistiche, dei gramelot, diremmo alla maniera di Dario Fo, o degli Europanto, per citare Diego Marani. Meglio ancora ricorderemmo certe battute del personaggio Cosimo di Rondò nel Barone rampante di Italo Calvino: ”Yo quiero the most wonderful puellam de todo el mundo!”.
    Inoltre, bisogna considerare i nomi accademici, tutti indistintamente in latino, oltre al fatto che, spiritualmente, la rievocazione e l’ispirazione della classicità greco-latina accomunavano ogni sorta di letterati ovunque in Europa, dunque anche qui.
  1. Per uscire dal discorso distintivo delle lingue.
    In Istria, Quarnaro e Dalmazia (disse anche Bruno Maier), il Classicismo storico settecentesco rimase piú fortemente radicato nella Letteratura locale, rispetto all’Italia o, mettiamo, all’Austria, dove si fecero strada con piú forza il Romanticismo ed addirittura le influenze simboliste e parnassiane francesi, l’ossianesimo e il neogotico nordici. L’Adriatico Orientale, ciò vale a dire, non ha interrotto come altrove la linea d’ispirazione classica e classicistica dell’Umanesimo, l’ha sviluppata anzi, sovente, direi solo mantenuta, unendola ad altre fonti d’ispirazione locali (spesso provenienti non solo dalla propria etnia).
    Questo non toglie che scrittori come il tardocinquecentesco Giovan Francesco Biondi abbiano aggiunto qualcosa, appunto, al genere romanzo, pubblicando in italiano una trilogia di narrazioni lunghe come quella composta dall’Eromena, La donzella desterrada e Il Coralbo, le quali creavano il nuovissimo genere del romanzo eroico-galante (come giustamente nota lo storico della Letteratura italiana fiumano Giacomo Scotti), o che degli elementi di Romanticismo fossero presenti nel senso profondo delle opere del poeta e prosatore satirico Pasquale Giuseppe Besenghi degli Ughi.

Cionondimeno, la Letteratura italiana di quest’area resta sempre saldamente ancorata a dei valori estetico-formali di derivazione classica, guai a non sottolinearlo.

In chiusura, va ricordato qualche particolare a mo’ di didascalia, affinché sia chiaro quanto uniforme alla Letteratura della Penisola Italiana spesso sia stata (e, anche, sia oggi), per altri aspetti, quella scaturita da questa sponda dell’Adriatico: la prima traduzione italiana della Teogonia di Esiodo venne eseguita dal capodistriano Gian Rinaldo Carli; lo scrittore cinquecentesco Girolamo Muzio (nato a Padova ma originario di Capodistria), precettore di Torquato Tasso, fu uno dei sostenitori dell’utilizzo da parte di tutti i letterati italiani del volgare (insieme al piú noto Gian Giorgio Trissino); le accademie capodistriane iniziarono a sorgere nel 1478 (la prima, fondata in quell’anno, fu la Compagnia della Calza).

Piú Italia di cosí…

Approfondimenti in rete

L’Autore

Sergio Sozi, critico letterario, narratore e poeta, è nato a Roma nel 1965 e ha vissuto a Spello, Perugia e Capodistria. Attualmente risiede a Lubiana, dove lavora nel campo della cultura, occupandosi di giornalismo culturale, insegnamento della lingua italiana e traduzioni. Collabora con le maggiori case editrici slovene e scrive su giornali e periodici. Prima di Ginnastica d’epoca fredda, ha già pubblicato in volume: Oggetti volanti (poesia, Perugia, Fra.Ra., 2000); Il maniaco e altri racconti (narrativa, Roma, Valter Casini, 2007). Il suo prossimo libro si intitolerà Il menu ed uscirà nell’autunno del 2009 per l’editore romano Castelvecchi.

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Classici italiani: interviste sul “canone” 19 Jul 2009 9:10 AM (16 years ago)

Dal 22 giugno al 20 agosto 2009, la Radiotelevisione svizzera, in collaborazione con l’Istituto di Studi Italiani dell’Università della Svizzera italiana, propone su Rete Due un ciclo di trasmissioni radiofoniche dedicato ai “Classici italiani: da Francesco d’Assisi a Italo Calvino”.

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Dopo due puntate introduttive, in cui narratori, poeti, registi, attori, filosofi, giornalisti, rispondono alle domande “A che cosa serve la letteratura?” e “Che cosa sarà la letteratura nel 2050?”, segue una serie di interviste di 20 minuti ciascuna nelle quali altrettanti protagonisti della cultura italiana (da Sergio Romano a Paolo Portoghesi, da Umberto Eco a Rosetta Loy) sono chiamati a confrontarsi con 21 tra gli autori più rappresentativi della tradizione letteraria nazionale.

Nato da un’idea di Lorenzo Sganzini, diretto da Carlo Ossola e curato da Daniela Fornaciarini e Marco Maggi, il progetto ha alimentato un dibattito sulle pagine del quotidiano “La Regione Ticino”: Giovanni Orelli, per primo, ha osservato che, tanto fra i “classici” prescelti quanto fra gli intervistati, non figura neppure un ticinese.

L’archivio delle trasmissioni è liberamente accessibile nel sito web della Radiotelevisione svizzera; i relativi file audio sono disponibili nela sezione “Podcast“.

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Humanae Litterae & New Technologies 19 Apr 2009 2:00 PM (16 years ago)

Si tiene a Milano il 14 maggio 2009 una giornata di studi dedicata a nuove tecnologie, Open Access, valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche, dal titolo “Humanae Litterae & New Technologies: E-publishing, ricerca e letteratura scientifica”.

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Il convegno, che ha luogo presso l’Università degli Studi di Milano (nell’Aula 211 di via Festa del Perdono 7), è curato da Claudia Berra, Paola Galimberti e Paolo Borsa.

Programma

I. Introduzione e coordinate di riferimento
  1. L’Open Access nelle scienze umane: una sfida e un’opportunità
    Paola Galimberti (Università degli Studi di Milano)
  2. Metodi bibliometrici per la valutazione della ricerca: non solo Impact Factor
    Antonella De Robbio (Università degli Studi di Padova)
  3. Proprietà intellettuale, tecnologie digitali e accesso alla conoscenza scientifica
    Roberto Caso (Università degli Studi di Trento)
  4. Studi umanistici e risorse digitali
    Luigi M. Reale (italianisticaonline.it)
  5. La Quinta mutazione. Dalla carta al digitale: nuovi scenari tecnologici per gli editori
    Spiro Coutsoucos (RCS Libri)
  6. Università nuovo soggetto editoriale: sfida economica e culturale
    Luigi Traiano (Edizioni Nuova Cultura)
II. Riviste digitali e e-book
  1. Parole dal Medioevo per un mondo di parole: l’esperienza di Doctor Virtualis
    Massimo Parodi, Alfio Ferrara (Università degli Studi di Milano)
  2. Idee online: l’esperienza di Secretum
    Davide Bigalli, Massimo Rizzardini (Università degli Studi di Milano)
  3. Riviste ma non solo: l’editoria elettronica del Mulino
    Andrea Angiolini (il Mulino)
  4. Alla ricerca dell’alternativa perduta: elogio della lettura elettronica
    Guido Liguori (Liguori Editore)
  5. Open publishing at work - Modelli e licenze Open Access
    Giovanni Sica (Polimetrica Publisher)
  6. Lettori di e-book a inchiostro elettronico: formati ed esperienze di utilizzo. Il libro diventa finalmente elettronico?
    Nicola Cavalli (Università degli Studi di Milano-Bicocca

Per ulteriori informazioni consultare il sito http://users.unimi.it/HLandNT/

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Benvenuti 29 Aug 2007 12:11 AM (18 years ago)

Questo nuovo dominio è stato registrato il 28 agosto 2007 e rappresenta un’estensione del portale italianisticaonline.it (nel quale proseguirà esclusivamente lo sviluppo del progetto sull’italianistica in rete).

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Italianistica.info è un portale di informazioni su/per gli studi italianistici. Seleziona risorse cartacee, digitali e telematiche, segnalandole o recensendole in maniera accurata. Rende liberamente disponibile alla consultazione un database bibliografico di letteratura, lingua e cultura italiana.
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