Scuola delle Rinnovabili View RSS

Le ultime news dal mondo risparmio energetico
Hide details



Isolamento termico: cos’è e come ottenerlo 30 Aug 9:47 PM (last month)

L’imperativo etico dell’efficienza energetica è non sprecare energia. Un buon isolamento termico è una variazione di questa efficienza, poiché ha un impatto positivo sul risparmio energetico.

L’isolamento termico è fondamentale per la salute della tua casa: dona comfort assicurando una temperatura adeguata e ha un impatto positivo sul risparmio energetico e sui costi legati al riscaldamento domestico, evitando eventuali ponti termici, i cosiddetti punti freddi della casa.

L’isolamento termico è costituito da una superficie isolante posta sulla parete esterna, talvolta anche sulle pareti interne, dell’edificio. Se lo strato isolante viene posto sulle pareti esterne si può parlare di un vero e proprio rivestimento isolante, proteggendo la casa dalla temperatura esterna. L’isolante può essere posizionato durante la costruzione della casa. Può essere un isolamento a intercapedine o un intercalare della parete, oppure una controparete o un controsoffitto. Tutte queste soluzioni evitano perdite di calore.

Come riconoscere un materiale isolante termico

Ci sono diversi fattori che determinano il grado di isolamento termico dei materiali e devono essere considerati nella scelta di quello più adatto.

Altri aspetti importanti sono ad esempio la resistenza al fuoco, riducendo la propagazione in caso di incendio, la durabilità, ovvero la resistenza alle muffe, e la tossicità.

Queste caratteristiche devono essere considerate in relazione alle particolari esigenze della casa, soprattutto le peculiarità della zona climatica, lo spazio utilizzabile per l’isolamento e la disponibilità economica.

Diversi tipi di materiale isolante

Gli isolanti possono essere naturali o sintetici. Quelli naturali si distinguono per la loro origine: possono avere origine vegetale/animale o minerale.

Tra i primi possiamo citare la fibra di legno o di canapa, il sughero, la lana e il lino. Questi materiali funzionano perfettamente come isolanti termici o acustici, sono traspiranti e durevoli, hanno un buon livello di spostamento termico e soprattutto sono riciclabili, biodegradabili e atossici. Sono adatti per pareti interne, controsoffitti e solai. Per le loro grandi prestazioni sono più costosi e talvolta difficili da posare.

Tra i materiali minerali possiamo citare lana di vetro, lana di roccia, argilla e aggregati di perlite. Essendo naturali, sono rinnovabili e riciclabili; inoltre sono durevoli, ignifughi e resistenti alle muffe. Sono spesso utilizzati per rivestimenti di isolamento termico, coperture ventilate e sottopavimenti.

Gli isolanti sintetici sono materiali chimici derivati dalla lavorazione del petrolio, come l’EPS (polistirene espanso sinterizzato), la schiuma di poliuretano e la fibra di poliestere. Sono ottimi isolanti esterni, molto economici, facili da posare, impermeabili e resistenti all’umidità. Per riempire le lacune vengono utilizzati in forma espansa, mentre i pannelli isolanti sono invece applicati su pareti e solai.

Quale isolante ha la migliore conduttività termica? Il migliore è l’aerogel, un materiale morbido composto da aria e silicio, prodotto in fogli, con una conduttività di 0,014 W/mK. Seguono il cemento cellulare autoclavato (0,043 W/mK), la fibra di legno e la fibra di canapa (0,038/0,043 W/mK), e la lana di roccia o di vetro.

Pannelli solari: un aiuto inaspettato per l’isolamento del tetto

Le proprietà e la provenienza dei diversi isolanti offrono una buona gamma di possibilità per trovare la migliore soluzione per le nostre esigenze, considerando anche l’aspetto economico.

Se sei orientato verso una scelta green, iniziata ad esempio con l’installazione di pannelli fotovoltaici, probabilmente hai scoperto che i materiali isolanti naturali, soprattutto quelli organici, sono più ecologici e possono essere installati all’interno, a diretto contatto con le persone che vivono in casa.

Forse non sai che i pannelli fotovoltaici stessi funzionano come isolamento termico esterno per il tetto e aiutano a migliorare il consumo di calore.

Secondo uno studio condotto da Jan Kleiss e dal suo team della UC Jacobs School of Engineering, la natura assorbente dei pannelli li rende buoni isolanti, impedendo ai raggi solari di raggiungere direttamente il tetto. Garantiscono così una temperatura più bassa (quasi il 38%) rispetto a un tetto a vista. I pannelli solari si rivelano utili anche nel periodo invernale, rilasciando durante la notte il calore residuo dell’attività quotidiana.

Abbinando un buon impianto fotovoltaico ad un buon sistema di coibentazione ridurrai gli sprechi termici della casa e ottimizzerai i tuoi consumi. Inoltre contribuirai all’ambiente riducendo le tue emissioni di CO2.

La prima fonte di energia sostenibile è l’energia che non sprechiamo. L’efficienza energetica, ottenuta evitando gli sprechi, dovrebbe essere un obiettivo primario per ogni attività, domestica o industriale, al fine di rispettare un bene così prezioso.

L’isolamento termico è una variante dell’efficienza energetica: un buon isolamento termico, al quale contribuiscono molti fattori (porte e finestre, solai, vernici e pannelli fotovoltaici, solo per citarne alcuni), è sinonimo di alta efficienza e poco spreco.

Insieme alla generazione di energia da fonti rinnovabili, l’isolamento termico rende gli ambienti ancora più sostenibili e convenienti. Oltre a gestire e ottimizzare i flussi energetici, la piattaforma tecnologica di Regalgrid® dialoga anche con sensori di temperatura, caldaie di ultima generazione o pompe di calore, per garantire il massimo vantaggio da un’attenta gestione dell’energia elettrica o termica.

L’importanza di finestre e serramenti nell’isolamento

Oltre ai materiali isolanti applicati a pareti e coperture, un ruolo determinante è svolto da finestre e serramenti. Infissi di qualità, dotati di vetro basso emissivo e telai a taglio termico, riducono drasticamente le dispersioni di calore in inverno e l’ingresso di calore in estate. La corretta posa in opera elimina i ponti termici lungo i giunti, garantendo un’elevata tenuta all’aria e migliorando l’efficienza dell’involucro edilizio. L’utilizzo di serramenti certificati permette non solo di abbattere i consumi energetici, ma anche di migliorare il comfort abitativo e la qualità dell’aria interna. Per approfondire le migliori soluzioni disponibili, è possibile consultare il sito AC Serramenti, specializzato in infissi ad alte prestazioni.

L'articolo Isolamento termico: cos’è e come ottenerlo proviene da Scuola delle Rinnovabili.

Add post to Blinklist Add post to Blogmarks Add post to del.icio.us Digg this! Add post to My Web 2.0 Add post to Newsvine Add post to Reddit Add post to Simpy Who's linking to this post?

Risparmio Energetico ed Efficienza Energetica 26 Aug 2018 10:03 PM (7 years ago)

Risparmio energetico ed Efficienza Energetica, quali opportunità per il futuro?

Il risparmio energetico rappresenta un insieme di azioni e tecniche atte a ridurre i consumi d’energia necessaria allo svolgimento delle varie attività umane.

Si può ottenere un risparmio innanzitutto prestando attenzione in fase di utilizzazione dell’energia, modificando i processi in modo che ci siano meno sprechi, dopodiché si può ricorrere a tecnologie in grado di trasformare l’energia da una forma all’altra in modo più efficiente.

L’esempio più comune è dato dalla sostituzione delle lampadine ad incandescenza con quelle fluorescenti che emettono una quantità di energia luminosa diverse volte superiore alle prime a parità di energia consumata, ovvero se raggiungiamo lo stesso fabbisogno di illuminazione con le lampade ad fluorescenza si riduce l’energia consumata.

L’efficienza energetica di un sistema rappresenta invece, la capacità del sistema stesso di sfruttare l’energia che gli viene fornita per soddisfare il cosiddetto fabbisogno, cioè per ottenere il risultato voluto. Minori sono i consumi relativi al soddisfacimento di un determinato fabbisogno, migliore è l’efficienza energetica del sistema in questione.

Naturalmente si tratta poi di definire cosa si intende, di volta in volta, per sistema. In realtà si può parlare di efficienza energetica riferendosi a sistemi molto diversi: dalle prestazioni di un motore a quelle di un edificio, quelle di un comparto industriale fino a quelle di un intero sistema paese.

Più in generale dunque, per efficienza energetica si intende, in modo intuitivo, la capacità di utilizzare l’energia nel modo migliore. E ancora più generalmente con questa formula si indica un obiettivo tendenziale a grande scala, quello del risparmio energetico negli “usi finali”: l’industria, i trasporti, l’agricoltura, le infrastrutture e le case in cui viviamo, con tutti i consumi energetici che comportano.

Dunque, sempre più spesso la definizione “efficienza energetica” indica quella serie di azioni di programmazione, pianificazione, progettazione e realizzazione che permettono, a parità di servizi offerti, di consumare meno energia.

E, quando è riferita ad un sistema energetico nel suo complesso, indica la capacità di garantire un determinato processo produttivo o l’erogazione di un servizio (ad esempio il riscaldamento) attraverso l’utilizzo della minor quantità di energia possibile.

Tendiamo comunque ad attirare l’attenzione su un ulteriore significato della formula “efficienza energetica”: quello cioè che non limita il concetto al conteggio quantitativo dell’energia utilizzata nei vari sistemi, ma che valuta anche l’evoluzione qualitativa delle fonti di energia impiegata nei sistemi stessi.

L’efficienza energetica di un sistema sia esso di taglia industriale, o sia che ci si riferisca a strutture civili ed abitative, rappresenta la capacità di sfruttare l’energia ad essa fornita per soddisfarne il fabbisogno. Minori sono i consumi relativi al soddisfacimento di un determinato fabbisogno, migliore è l’efficienza energetica della struttura.

Definire quindi l’efficienza energetica di un sistema, sia esso industriale che civile, può risultare complesso, a causa della varietà di apparati che lo compongono e della loro configurazione.

Applicazioni e strategie di efficienza energetica e risparmio energetico nei settori settore degli usi finali, come i consumi domestici o gli usi industriali, rappresentano sempre più un opportunità.

Ad esempio, consideriamo il risparmio energetico nelle abitazioni.

L’obbiettivo di una qualsiasi gestione familiare attenta alle proprie spese è quello di contenere le bollette di luce e gas entro i limiti imposti dalle personali possibilità di spesa. In quest’ottica attuare piccoli interventi domestici, di facile applicazione a basso costo uniti a comportamenti parsimoniosi, permettono, a parità di servizi offerti, di consumare meno energia che si traduce in un risparmio monetario e quindi in un opportunità.

Migliorare l’efficienza attraverso piccoli interventi di risparmio energetico determina un risparmio sui costi della bolletta, con benefici effetti sul portafoglio.

Considerando invece l’efficienza energetica delle abitazioni, in questo caso, si possono, attraverso interventi in fase di progettazione e costruzione, ristrutturazione e manutenzione ridurre i consumi necessari al soddisfacimento del fabbisogno, migliorando l’efficienza energetica della struttura.

Sono quindi, due orizzonti d’intervento diversi, uno attuabile con piccole azioni consapevoli, l’altro attraverso un intervento strutturale sull’abitazione.

Se prendiamo una qualsiasi attività d’impresa, è noto che l’energia rappresenta un input primario ed un costo variabile specifico rilevante e quindi strategico, ovvero sul quale si può intervenire e per il quale si può pianificare una strategia che punti a migliorare il risultato utile dell’attività.

Ad esempio a parità di volume di produzione e di vendite, ridurre il consumo d’energia attraverso l’utilizzo di tecnologie più efficienti (che producono lo stesso risultato consumando meno energia), significa abbassare i costi variabili di produzione e quindi aumentare l’utile.

Il risparmio energetico entra in azienda, attraverso strategie pianificate oppure attraverso interventi diretti a sostituire la tecnologia esistente e poco efficiente dal punto di vista energetico, ma anche attraverso lo studio di piccoli accorgimenti che rapportati al volume di attività possono comunque generare una fonte di guadagno.

Per l’impresa produrre con minori costi variabili, significa guadagnare margine di contribuzione per coprire i costi fissi e lasciare spazio all’utile obbiettivo. Ridurre lo spreco di energia significa abbassare i costi variabili di produzione, aumentando l’efficienza produttiva a partire da quella energetica.

Dove ricordiamo, l’efficienza è da intendersi riferita al sistema energetico nel suo complesso, come capacità di garantire un determinato processo produttivo o l’erogazione di un servizio (ad esempio il riscaldamento) attraverso l’utilizzo della minor quantità di energia possibile.

Oggi è quindi possibile sfruttare un margine di miglioramento dell’efficienza nella produzione e nel consumo di energia applicando tecnologie per il risparmio: se poi si considerano le attuali prospettive in termini di maggiori rendimenti delle macchine, controllo puntuale dei consumi e così via, questo margine di miglioramento è tale da far parlare del “risparmio energetico” come fonte di energia rinnovabile.

L’ostacolo principale all’incremento dell’efficienza energetica resta la mancanza di informazioni (sulla disponibilità e sui costi di nuove tecnologie e sui costi dei propri consumi), così come l’insufficiente formazione dei tecnici ad una corretta manutenzione ed il fatto che questi aspetti non sono sufficientemente presi in considerazione dagli operatori del mercato.

Occorre diffondere la consapevolezza che oggi l’efficienza energetica, nel rispetto delle nuove norme di sicurezza e di tutela ambientale e per le opportunità connesse ad una notevole riduzione dei costi, diventa un’esigenza primaria non solo aziendale, ma anche sociale, ed un fattore strategico di successo imprenditoriale.

Cercheremo di guidarti verso una maggiore efficienza.

L'articolo Risparmio Energetico ed Efficienza Energetica proviene da Scuola delle Rinnovabili.

Add post to Blinklist Add post to Blogmarks Add post to del.icio.us Digg this! Add post to My Web 2.0 Add post to Newsvine Add post to Reddit Add post to Simpy Who's linking to this post?

Risparmio ed Efficienza energetica guida e consigli pratici 26 Aug 2018 10:02 PM (7 years ago)

Risparmiare energia è prima di tutto un fatto culturale: significa spendere meno e meglio, cercando di ridurre ogni inutile spreco, senza per questo diminuire la propria qualità della vita.

Perché l’energia non è infinita. Perché l’energia in natura non si trova sempre immediatamente disponibile e per produrla consumiamo risorse (carbone, gas, petrolio, ecc.) che non sono infinite. Ecco alcune cose che sarebbe utile tu sapessi.

Come posso migliorare la mia efficienza energetica della mia abitazione?

L’efficienza energetica di una casa riguarda il calore d’inverno e l’acqua calda tutto l’anno (fabbisogno termico) e quello per illuminazione, per gli elettrodomestici e il resto (fabbisogno elettrico).

Si può consumare meno energia nel produrre acqua calda, eliminando gli scaldabagni elettrici e sostituendoli con una caldaia alimentata a gas, meglio se con caldaie a condensazione, guadagnando efficienza. In ogni caso oggi l’acqua calda può essere prodotta anche attraverso il sole, con un impianto solare termico.

Per quanto riguarda l’illuminazione e l’alimentazione degli elettrodomestici, e risparmiare energia e al tempo stesso euro in bolletta, è bene usare lampade ad alta efficienza e sostituire i vecchi elettrodomestici con nuovi sistemi energy saving (cioè a risparmio di energia) contrassegnati dalla classe A, che permettono un importante risparmio in termini di consumi energetici.

Risparmiare denaro è facile, si possono seguire due approcci:

uno che agisce sui comportamenti, come spegnere la luce quando si esce da una stanza o chiudere l’acqua mentre ci spazzoliamo i denti, oppure fissare la temperatura dell’appartamento intorno ai 19-20 gradi, perché non c’è alcun bisogno di tenere temperature da deserto anche d’inverno: un maglione in casa è sicuramente più salutare degli sbalzi di temperatura interno/esterno.

Uno che basa la propria azione sugli aspetti tecnologici, come la sostituzione di apparecchi, impianti e elettrodomestici, o come la scelta in fase di costruzione e/o ristrutturazione dell’abitazione di un approccio legato alla KLIMAHOUSE e ai principi della bioarchitettura.

Di seguito riportiamo alcuni link interessanti a pagine che spiegano chi ha diritto a chiedere di poter detrarre dalle tasse o il 55% delle spese sostenute o il 36% e che contengono anche i relativi moduli.

Qualche consiglio pratico per rendere più efficiente la tua casa:

  1. Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by
  2. Usare lampadine a basso consumo
  3. Installare valvole termostatiche sui termosifoni
  4. Usare la lavatrice a temperature basse (40/60ºC)
  5. Usare la lavastoviglie solo a pieno carico
  6. Isolare dal caldo e dal freddo il cassonetto degli avvolgibili
  7. Non utilizzare l’asciugatura ad aria calda nella lavastoviglie
  8. Sostituire gli elettrodomestici vecchi con nuovi elettrodomestici più efficienti
  9. Sostituire lo scaldabagno elettrico con uno a gas
  10. Scegliere una caldaia più efficiente
  11. D’inverno tenere in casa una temperatura di 19-20º C
  12. D’estate ridurre l’uso del condizionatore in casa

Di seguito riportiamo alcuni link interessanti a pagine che spiegano chi ha diritto a chiedere di poter detrarre dalle tasse o il 55% delle spese sostenute o il 36% e che contengono anche i relativi moduli.

L'articolo Risparmio ed Efficienza energetica guida e consigli pratici proviene da Scuola delle Rinnovabili.

Add post to Blinklist Add post to Blogmarks Add post to del.icio.us Digg this! Add post to My Web 2.0 Add post to Newsvine Add post to Reddit Add post to Simpy Who's linking to this post?

Etichetta energetica negli edifici 26 Aug 2018 10:00 PM (7 years ago)

L’attribuzione della classe energetica di un edificio è un processo che porta a determinare il consumo energetico per il riscaldamento e la produzione di acqua calda, in condizioni di standard di utilizzo.

Al termine del processo vengono rilasciati un certificato ed una targa con l’indicazione dei consumi ed una classificazione che va dalla A, migliore, alla G, peggiore, come per gli elettrodomestici, che facilità la lettura e la comprensione.

La certificazione energetica valorizza gli edifici ad alta efficienza, contribuendo a trasformare il mercato immobiliare e migliorandone la trasparenza.

Per ora è obbligatoria per poter usufruire, durante gli interventi di ristrutturazione volti al risparmio energetico, delle detrazioni fiscali previste.

Dal primo luglio 2009 l’etichetta energetica è divenuta obbligatoria per vendere/comprare/affittare un singolo appartamento.

Il costo della certificazione è un investimento perché guida le scelte del proprietario verso una gestione più attenta o meglio ancora verso un piano di investimenti per migliorare la classe.

La certificazione è inoltre uno strumento di mercato perché l’edificio efficiente con una buona classifica può valere di più.

Vale per gli edifici nuovi come per gli esistenti e mette d’accordo tutti perché conviene a costruttori e proprietari, venditori e acquirenti.

L'articolo Etichetta energetica negli edifici proviene da Scuola delle Rinnovabili.

Add post to Blinklist Add post to Blogmarks Add post to del.icio.us Digg this! Add post to My Web 2.0 Add post to Newsvine Add post to Reddit Add post to Simpy Who's linking to this post?

Come funziona il Solare Fotovoltaico 26 Aug 2018 9:59 PM (7 years ago)

Solo negli ultimi 250 anni la nostra “tecnosocietà” si è rivolta all’uso dei combustibili fossili, nell’ultimo secolo soprattutto al petrolio.

Facili da usare e da stoccare, i combustibili fossili derivati dal petrolio, come le altre fonti fossili – carbone e gas naturale – hanno però un tempo di rigenerazione enormemente più lungo delle altre fonti di energia (basti pensare che si formano con un tempo dell’ordine di 100 milioni di anni) e per questo motivo l’energia da loro derivata viene definita “non rinnovabile”.

Oggi si sta diffondendo la consapevolezza dei limiti di questo sistema: non possiamo essere più rapidi a bruciare le risorse di quanto la natura non impieghi a rigenerarle.

Inoltre i combustibili fossili emettono anidride carbonica, gas a cui viene attribuita la responsabilità dell’effetto serra, ossido di carbonio, di azoto, di zolfo e idrocarburi che sono causa di una serie di modificazioni climatiche ed ambientali come l’inquinamento delle città e le piogge acide.

Se da un lato si è ottenuto comfort e benessere, dall’altro è evidente come l’impatto ambientale pesi in maniera non più accettabile. Le scorte inoltre scarseggiano e insieme ad esse le certezze che hanno accompagnato il tempo dell’allegro e spensierato spreco di risorse.

Tutte le fonti rinnovabili si ricostruiscono in un tempo confrontabile con il tempo necessario al loro consumo e quindi si possono considerare inesauribili.

In gran parte derivano direttamente dall’energia solare e non comportano un incremento di CO2.

L’adozione di tecnologie capaci di sfruttare fonti rinnovabili, insieme alla riduzione dei consumi e al risparmio energetico, è l’unica possibile strategia per il contenimento dei cambiamenti climatici in atto e per dare una speranza di futuro alla società.

Il pannello fotovoltaico

chiamato anche modulo fotovoltaico, è un tipo di pannello solare in grado di generare corrente elettrica continua quando viene esposto alla luce.

Oggi esistono tecnologie, moduli fotovoltaici ad alta prestazione che consentono una resa dal 15 al 20% circa superiore alle tecnologie tradizionali, in grado di convertire mediamente una percentuale che va dal 6% al 15% dell’energia proveniente dal sole.

Un limite dei moduli è il costo ancora molto elevato, dovuto sia alla ancora scarsa diffusione di questa tecnologia che alla loro costruzione.

Ma come si può trasformare direttamente la luce in energia elettrica con un pannello fotovoltaico?

Il dispositivo chiave del funzionamento di tale tecnologia è la cella fotovoltaica; essa è costituita da una piccola lastra di uno speciale materiale (generalmente silicio) chiamato “semiconduttore” a causa delle sue proprietà.

La lastrina viene opportunamente trattata in modo che quando la luce la colpisce, al suo interno si genera una corrente continua. Le “celle” sono collegate tra loro e raggruppate in modo da formare delle superfici più grandi chiamate moduli. I moduli fotovoltaici vengono a loro volta collegati fra di loro per formare un “generatore fotovoltaico”, in grado di ottenere potenze più consistenti.

Gli impianti fotovoltaici si distinguono in due categorie principali:

Impianti ad isola

in questi impianti l’elettricità in eccesso prodotta dal generatore fotovoltaico durante le ore del giorno viene accumulata in batterie, per poi poter essere sfruttata nelle ore notturne.

Vengono utilizzati per utenze con basso consumo energetico, difficilmente collegabili alla rete perché ubicate in aree scomode (es. baite) oppure se distanti più di 3km dalla rete elettrica. Altri tipici impianti ad isola sono installati su barche e camper e per l’azionamento di passaggi a livello isolati. Sempre più diffusi i lampioncini fotovoltaici per l’illuminazione pubblica ma anche per giardini privati.

Un settore in enorme espansione è quello della richiesta di energia elettrica nei paesi in via di sviluppo, non ancora dotati di una rete elettrica estesa. La conservazione di vaccini e medicinali in ambienti refrigerati e le stazioni di pompaggio dell’acqua sono tra gli usi più frequenti nelle zone aride dell’Africa.

In rete

impianti fotovoltaici che immettono nella rete urbana la corrente prodotta, che viene poi prelevata nel momento del bisogno. Esistono centrali elettriche fotovoltaiche, sistemi inseriti negli edifici, integrazioni nelle facciate delle case e palazzi oltre ai classici pannelli sul tetto delle case residenziali.

Uno dei problemi fondamentali del fotovoltaico è convertire la corrente continua erogata dal sistema solare in corrente alternata di tensione e frequenza uguali a quelli della corrente di rete. Per ovviare a questo problema si utilizzano gli “inverter”, apparecchiature elettroniche che convertono la corrente continua in una corrente alternata idonea alla rete e all’alimentazione degli apparati funzionanti a 50hz.

I sistemi fotovoltaici

Conto energia…contiamoci!

Finalmente anche in Italia si può vendere energia elettrica prodotta da sistemi fotovoltaici alla rete elettrica locale, come avviene ormai da anni in altri paesi d’Europa, Germania e Spagna in testa.

L’Italia è la potenza industriale più soleggiata e più dipendente, dalle forniture estere di energia.

Rispetto ai precedenti decreti, la procedura che regola il Conto energia è stata snellita ma rimane un meccanismo non proprio semplice, informarsi con attenzione!!

L'articolo Come funziona il Solare Fotovoltaico proviene da Scuola delle Rinnovabili.

Add post to Blinklist Add post to Blogmarks Add post to del.icio.us Digg this! Add post to My Web 2.0 Add post to Newsvine Add post to Reddit Add post to Simpy Who's linking to this post?

Solare Termico: come funziona 26 Aug 2018 9:58 PM (7 years ago)

Il “belpaese” è agli ultimi posti in Europa nell’impiego dell’energia solare termica. Eppure la produzione di acqua calda per usi sanitari è un esempio lampante di come si possa allo stesso tempo salvaguardare l’ambiente e contribuire al bilancio familiare.

Poco sole? Il clima sfavorevole non costituisce un ostacolo alla sua applicazione, come si evidenzia dalla sua diffusione in nord Europa e soprattutto in Germania;

Tecnologie arretrate? La raggiunta maturità e validità tecnologica del solare emerge dal successo ottenuto nei paesi tecnologicamente più avanzati: Usa, Giappone e Germania rappresentano il 50% del totale mondiale;

Costa troppo? La raggiunta economicità e competitività del solare è dimostrata dalla sua massiccia diffusione in aree a basso reddito (mediterraneo orientale, Grecia).

1. Ogni metro quadrato di pannello solare installato per la produzione di acqua calda fa risparmiare ogni anno 1.000 kWh! In pratica, un nucleo familiare medio di 2/3 persone che installasse 2 mq di pannelli solari, eviterebbe l’emissione in atmosfera di più di una tonnellata di CO2 all’anno.

2. Il Solare Termico permette la conversione diretta dell’energia solare in energia termica per la produzione di acqua calda. I pannelli solari termici riescono a convertire l’energia del sole in acqua calda con valori superiori all’80%.

3. Il dispositivo chiave è il collettore solare. Tale collettore è costituito da un corpo assorbente, all’interno del quale scorre un fluido, che ha la funzione di catturare l’energia irradiata dal sole e di trasferirla, tramite appositi scambiatori di calore all’acqua.

Una copertura selettiva trasparente sulla parte esposta al sole limita le dispersioni per irraggiamento verso l’ambiente esterno; gli elementi sopra descritti sono racchiusi in un contenitore opportunamente isolato sulle pareti laterali e sulla parete opposta a quella di ricezione della radiazione. I collettori solari vengono connessi tra loro in modo da riuscire a produrre consistenti quantità d’acqua calda ad una temperatura compresa tra 50°C e 160°C.

Il circuito solare può essere di due tipi:

Inoltre, la circolazione del fluido termovettore all’interno del circuito solare può essere “naturale”, se avviene attraverso il processo connettivo del fluido che scaldandosi sale verso il serbatoio di accumulo, oppure “forzata”, se si utilizza una pompa elettrica per trasferire il fluidotermovettore dai collettori al serbatoio di accumulo.

Gli impianti solari termici si distinguono così in quattro categorie principali a seconda del tipo di circuito solare e della circolazione utilizzati:

1. Circuito aperto a circolazione naturale: questo sistema è utilizzato per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria delle docce di impianti con utilizzo stagionale (es. stabilimenti balneari o campeggi) o per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria uso domestico, con utilizzo annuale.

2. Circuito chiuso a circolazione naturale: questo sistema è utilizzato per impianti per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria ad uso domestico, con utilizzo annuale.

3. Circuito aperto a circolazione forzata: questo sistema è utilizzato per il riscaldamento centralizzato dell’acqua calda sanitaria di impianti con utilizzo stagionale (es. stabilimenti balneari o campeggi) oppure per il riscaldamento dell’acqua delle piscine scoperte.

4. Circuito chiuso a circolazione forzata: questo sistema è utilizzato per il riscaldamento centralizzato dell’acqua calda sanitaria di impianti con utilizzo annuale; per il riscaldamento dell’acqua delle piscine coperte o scopribili; per il riscaldamento degli ambienti, o per il riscaldamento simultaneo dell’acqua calda sanitaria e dell’acqua delle piscine scoperte.

Un tetto esposto tra sud-est e sud-ovest con un inclinazione tra i 15° e i 60° dà i risultati migliori, ma anche con un esposizione a est o ovest si ottiene la stessa rendita di energia aumentando leggermente la superficie di collettori. Un tetto a terrazza si adatta egualmente e sono possibili installazioni anche in giardino o sulla facciata.

Da maggio a settembre si raggiunge la copertura completa del fabbisogno di acqua calda con 0,8 mq (al sud) oppure 1,2 mq (al nord) di superficie di collettori a persona.
In inverno il sistema solare serve al preriscaldamento dell’acqua fredda, il resto viene integrato dalla caldaia installata. Nell’arco dell’anno un impianto ben dimensionato può riscaldare il 70-80% dell’acqua calda consumata dalla famiglia.

Anche se normalmente si tende ad associare l’uso dei pannelli solari termici per la sola produzione di acqua calda sanitaria, è possibile anche riscaldare la casa con i collettori; è un’ulteriore possibilità invitante di utilizzo dell’energia solare purché pareti e infissi possiedano un coefficiente di dispersione minimo.

Il riscaldamento sia tramite pannelli radianti a pavimento o parete

Il vantaggio più significativo di questo riscaldamento è il comfort ambientale, poiché l’emissione di calore prodotta dal pavimento o parete radiante consente un’uniformità di temperature perfetta, evitando i classici punti freddi. Inoltre il tradizionale riscaldamento a 60° con radiatori provoca facilmente il fenomeno dell’aria asciutta e malattie dell’apparato respiratorio. Gli impianti a pavimento o a parete al contrario assicurano respirabilità migliore e umidità ottimale.

Attenzione! Mentre fino a qualche anno fa il riscaldamento a pavimento era sconsigliato perché la temperatura alta -60°- provocava disturbi di circolazione, con l’attuale sistema la temperatura è stabilizzata sui 40°, creando benessere e salute. L’acqua a questa temperatura, ottenibile anche d’inverno nel centro-sud con i collettori solari, permette di riscaldare tranquillamente gli ambienti a 20°.

Quanto costa un impianto solare termico?

Il prezzo pieno per una casa abitata da 4 persone si aggira tra i 3000-5000 euro, con l’integrazione per il riscaldamento il prezzo si può aggirare tra i 6000-10.000 euro. Questi prezzi valgono per tutti i componenti necessari compreso montaggio e IVA.

Il costo medio dei collettori è sceso del 10% negli ultimi tre anni, possiamo prevedere ulteriori innovazioni tecnologiche che potrebbero far scendere ulteriormente il prezzo, nonostante si parla di una tecnologia relativamente matura.

Il Risparmio Energetico è una considerevole fonte di energia rinnovabile immediata e accessibile a tutti, con tempi di recupero dell’investimento inferiori a qualunque tecnologia energetica a cominciare da scale di investimento minime.

Lo spreco di energia elettrica, gas e acqua che si verifica in ambito domestico non ha nulla a che fare con il soddisfacimento dei bisogni di una famiglia.

I consumi si possono ridurre in due modi:

L’abitudine di far funzionare gli impianti di riscaldamento a intermittenza, ad esempio, è un ottima prassi per inquinare di più e abbreviare notevolmente la vita delle caldaie.

Solo dopo avere ottimizzato i propri consumi è corretto pensare di installare degli impianti di energia rinnovabile.

La più recente normativa nazionale rende obbligatorio l’uso dell’energia rinnovabile nei bilanci energetici degli edifici di nuova costruzione.

I pannelli solari possono inserirsi senza traumi in una casa con impatto estetico insignificante rispetto all’orribile brulicare di antenne e parabole.

L’installazione di pannelli ad incasso nel tetto, preferibilmente da effettuare durante la costruzione o ristrutturazione (in questi casi si otterrà un risparmio del 20% dei costi), è un intervento di perfetta integrazione architettonica.

L'articolo Solare Termico: come funziona proviene da Scuola delle Rinnovabili.

Add post to Blinklist Add post to Blogmarks Add post to del.icio.us Digg this! Add post to My Web 2.0 Add post to Newsvine Add post to Reddit Add post to Simpy Who's linking to this post?